Soverato, giovedì 7 settembre la presentazione del romanzo “I miei sette padri”


Giovedì 7 Settembre ore 21:00, presso la pineta sita sul lungomare Europa di Soverato, un appuntamento imperdibile. La Kalibreria è lieta di proporvi un incontro con Adelmo Cervi che per l’occasione presenterà il suo romanzo “I miei sette padri”, da cui è tratto l’omonimo documentario. Sarà una grande festa antifascista con musica e proiezione di alcune interviste relative alla Resistenza calabrese.

Invitiamo a partecipare tutti coloro che si riconoscono nei valori della nostra Costituzione, nata dalla lotta al fascismo.

La serata sarà moderata da Pietro Panico, operatore legale e freelance, e vedrà la partecipazione di Maurizio Marzolla, noto documentarista e Valerio Cuteri, presidente della sezione di Soverato dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Una serata che vuole essere una festa e, a tal fine, saranno presenti Valentino Santagati e Valerio Mazza che cureranno gli interventi musicali.

Adelmo Cervi è figlio di Verina Castagnetti e Aldo Cervi, terzogenito dei sette fratelli che furono fucilati dai fascisti il 28 dicembre del 1943. Adelmo aveva solo quattro mesi quando la ferocia fascista lo privò del diritto di crescere con il proprio papà.

Il nonno di Adelmo, Alcide, pubblicò nel 1955 il libro “I miei sette figli”, un volume diventato pietra miliare della Resistenza italiana. Con questo suo lavoro Adelmo Cervi vuole rimarcare, in un periodo in cui le fondamenta della nostra Costituzione sono sotto attacco, la lotta di chi ha dato la vita per la nostra libertà. Descrivendo cosa fu e quali pratiche mise in atto il regime fascista, l’autore ci ricorda che tutte le vittime innocenti non furono solo eroi ma anche i padri, le madri, i fratelli e/o sorelle di qualcuno, legami d’amore spezzati per i biechi interessi del regime. La dittatura fascista ha, infatti, annichilito ogni forma di libero pensiero e di diritto civile, sostituendo i diritti del popolo con gli interessi di pochi e facendo pagare col carcere o con la vita chi a quella logica fatta di soprusi e violenza tentava di opporsi.

È forse solo tramite la storia di una famiglia, una storia fatta di sentimenti, odori, luoghi, abitudini, una storia soffocata nel sangue, che si possono comprendere pienamente tutte le sfaccettature della violenza fascista e tutte le nefaste conseguenze che segnarono il ventennio più buio della storia del nostro Paese. Chi sono allora i veri patrioti? Non sono forse coloro che hanno dato la loro vita per la libertà e per i nostri diritti? Le parole sono importanti e quelle contenute nel libro di Ademo Cervi vi racconteranno una storia lascerà il segno nei vostri cuori.

Grazie alla Liberazione dal regime fascista e dagli invasori nazisti, ad opera dei Partigiani e delle forze alleate, si sono gettate le basi per l’ottenimento dei diritti e delle libertà fondamentali sancite nella nostra Carta Costituzionale. Il percorso verso la democrazia e i diritti è stato lungo e articolato e ha visto il sacrificio di tantissime donne e tantissimi uomini, anche giovanissimi. Per questo, tutti noi siamo chiamati a rispettare i Valori della Resistenza e della nostra Costituzione e a lottare per la loro affermazione. Tutte le istituzioni della Repubblica Italiana sono frutto della nostra Costituzione antifascista.

Come dimostrato durante gli anni del terrorismo nero, la storia può ripetersi, anche se con modalità diverse. Proprio per questo motivo è importante la memoria. Il ricordo e la consapevolezza del passato ci possono fornire gli anticorpi contro i mali che si ripresentano.

Non diamo per scontato ciò che oggi ci è stato donato, insegniamo ai più giovani il valore della Resistenza, combattiamo e resistiamo insieme contro il pericolo che nuovi fascismi, sotto diverse forme, deturpino la nostra meravigliosa Costituzione.

Nonostante tentativi di mistificazione della storia arrivino anche dalle istituzioni che dovrebbero rappresentare il nostro paese, nessuno cancellerà mai il sacrifico di tanti padri, madri, ragazzi e ragazze, partigiani e partigiane, che con le loro azioni hanno liberato questo Paese dalla dittatura fascista. Il fascismo non è un’opinione, non è una dottrina politica ma è e sarà sempre un reato.
Ora e sempre Resistenza.

Associazione culturale “Kalibreria”