Al sig. Prefetto
Sono una cittadina di Lamezia Terme , insegnante di Italiano e Storia presso il Liceo Campanella di Lamezia Terme. Ogni mattina , davanti alla scuola in cui mi pregio di prestare servizio, vedo lo spettacolo indecoroso e ripugnante per l’accumulo di rifiuti di tutti i tipi nei cassonetti e fuori. Questa situazione emergenziale dura ormai da settimane , con la costante di ripresentarsi periodicamente per problemi legati alle discariche di conferimento.
Se non è possibile giungere all’optimum della ” strategia rifiuti zero ” di Paul Connett nè all’estensione della differenziata a tutta la città, tuttavia è intollerabile che il problema rifiuti si palesi come stigma di profonda inciviltà.
La salute pubblica è gravemente minacciata da tali orrendi ricettacoli di miasmi, cariche batteriche, topi in proliferazione esponenziale, strade impregnate di pericoloso percolato. Con l’aggravante che l’immondizia a montagne , stazioni senza provvedimenti urgenti e straordinari, davanti alle scuole cittadine. Tralascio cosa avviene quando piove ( il nostro territorio , come è noto, è stato interessato da nubifragi e bombe d’acqua ). Torrenti di spazzatura scorrono , trascinati dalla corrente piovana, con grave rischio per l’incolumità degli automobilisti e incauti passanti.
Mi rivolgo pertanto a lei, illustrissimo sig. Prefetto, perchè metta in atto quanto è in suo potere per impedire il protrarsi di questa insostenibile situazione a tutela della salute dei cittadini, nonchè per soccorrere Lamezia Terme da detto ” monstrum”.
Mi si consenta infine un’osservazione riguardo all’immagine che la Calabria offre in casi del genere, non isolati, a turisti e forestieri : da bindoville, favela terzo-quarto mondo. E quanto possa nuocere alla sua ” reputazione”.
Enza Sirianni