Turismo, e la riunione che non si terrà mai


 Una delle più cocenti delusioni della mia vita è, senza dubbio, l’attesa vana di sapere, a settembre di ogni anno, com’è andato il turismo in Calabria, e in particolare a Soverato.

 A Soverato tutti sappiamo che verso il 25 agosto quasi tutti i locali avevano terminato le birre, e, volendo chiudere prima possibile, ben si guardavano dall’ordinarne altre. Birre, dico, mica caviale e champagne!

 Quanti turisti sono stati in albergo, è facile saperlo; ma gli alberghi di Soverato sono pochissimi. Spero si possa fare dei conti lo stesso con i B&b. Quanto al nero degli appartamenti in nero, è nero per definizione peggio delle mucche di Hegel.

 La destagionalizzazione, in un autunno ancora quasi estivo, va a fare compagnia a Perla dello Ionio e Quanta gente sul Lungomare: plumas y palabras el viento las lleva.

 E non dimentichiamo i parecchi incidenti – diciamo così – occorsi a ristoranti e lidi.

 La preparazione di Soverato all’estate 2024 inizierà… a fine maggio 2024, e solo nel senso che verranno piantati gli ombrelloni. La famosa riunione per sapere e per organizzare, e che io propugno da decenni, semplicemente non si terrà mai, per l’evidente motivazione che non la vuole nessuno, tanto meno i più o meno autentici operatori turistici. Che gliene impipa, a loro? Da metà luglio al suddetto 25 agosto, per loro basta e avanza allo scopo di trascorrere otto mesi di letargo.

 Il Piano Spiaggia, che è stato approvato nel 2020, e del quale fino all’estate 2023 non si seppe nulla, continuerà a fare la polvere in qualche cassetto, e senza la benché minima applicazione.

 I parcheggi a pagamento – intelligenti, non la dissennatezza urbanistica dei tempi di Raffaele Mancini – non ci saranno nemmeno nel 2024; e la Gente sul lungomare continuerà a respirare anidride carbonica di auto in folli giri su giri alla ricerca di un posto, sempre e solo a cento metri dalla battigia.

 Turismo culturale… ahahahahahahahahahahah! Idem per l’intera Calabria.

 La riunione dell’autunno 2023 non si vedrà mai, e a me non resta che prendere atto della mia sconfitta epocale anche per il 2024.

Ulderico Nisticò