Una scia di sangue senza fine sulla SS106, la Calabria piange Mattia: aveva solo 21 anni


Si chiamava Mattia Salvatore Porto, aveva 21 anni e viveva a Crotone nella frazione Papanice. Mattia è solo l’ultima vittima di una scia di sangue senza sosta sulla maldetta Statale 106 Jonica.

«Il giovane è deceduto sul colpo, perdendo in pochi attimi, tutti i sogni e le speranze che purtroppo non potrà mai più realizzare» scrive l’associazione Basta Vittime che, sull’ennesima tragedia stradale, esprime sentimenti di sincero cordoglio, di solidarietà e vicinanza ideale alla famiglia

Il terribile schianto ieri notte nel territorio di Cassano allo Ionio. L’incidente ha coinvolto due auto. In una vettura, una Toyota Yaris, si trovava Mattia insieme ad altri 4 ragazzi di Crotone e stavano rientrando da Napoli. Nell’altra auto un uomo residente a Corigliano Rossano rimasto ferito.

L’incidente è avvenuto in quello che molti definiscono il ‘curvone della morte’, ovvero un tratto di strada Statale nei pressi degli scavi archeologici di Sibari ed il ponte sul Crati e già in passato teatro di terribili incidenti mortali. Come quello avvenuto il 14 agosto 2021 nel quale morirono tre ragazzi di Cassano allo Ionio. La Statale 106 è rimasta bloccata per diverse ore per consentire i soccorsi e i rilievi.

La dinamica del terribile incidente è al vaglio delle forze dell’ordine. Da quanto emerso l’auto con i 5 giovani ha sfondando il guardrail finendo la propria corsa proprio sotto il viadotto che attraversa il Crati.

Secondo i racconti dei soccorritori giunti sul luogo dell’incidente, Mattia Porto è stato sbalzato dall’auto ed è morto sul colpo. Gli altri due giovani sono rimasti feriti in modo grave e, dopo i primi soccorsi dal personale del 118, sono stati trasferiti all’Annunziata di Cosenza, mentre i ragazzi meno gravi sono stati portati al “Giannettasio” di Rossano. Resta la rabbia e il dolore per una lunga e interminabile scia di incidenti mortali.