Con queste parole Don Fortunato di Noto condanna l’ultima sconvolgente scoperta nell’ambito della pedofilia. E’ contenuta nel report Meter 2014, che denuncia 621 casi di infantofilia, cioè di abusi sessuali su neonati. Neonati violentati, costretti a fare sesso con animali e adulti . Si tratta di scene vergognose e indescrivibili le ultime scoperte e denunciate da Don Fortunato alla Polizia postale italiana (compartimento di Catania), e alla polizia spagnola e francese, per i risvolti internazionali. Il materiale segnalato, che coinvolge delle neonate, è raccapricciante per la efferatezza della violenza, compiuta da adulti, anche donne, che stuprano bambini, servendosi anche di oggetti e di cani.
“Si vuole ricordare che non è una violenza virtuale- afferma Don Di Noto- ma così tanto reale che ci fa molto, molto vergognare. Non possiamo rimanere indifferente senza reagire. Auspichiamo sempre di più indagini approfondite per individuare i soggetti autori di questi crimini, che non sono isolati o marginali. Lo denunciamo da anni, come da anni invitiamo ad una maggiore presa di coscienza, oltre che alla informazione e alla prevenzione. Meter onlus – continua don Di Noto – da più di 20 anni è impegnata a contrastare questo crimine contro l’infanzia, un crimine globalizzato, che resta sordo e silente. E che è sempre più grave, per l’ insufficiente impegno nel contrastarlo”.
Continua, così, senza tregua, la battaglia contro la violenza sui bambini condotta dall’ associazione nazionale Meter-Onlus, presente anche a Lamezia Terme. Don Fortunato Di Noto è pioniere nella lotta alla pedofilia e fondatore di Meter, un’ associazione presente in tutta Italia con diversi sportelli. Nel dicembre 2013 è stata inaugurata “Casa Meter”, una casa di Accoglienza per minori in difficoltà. Si tratta di una struttura complessa che si propone di offrire un aiuto concreto all’infanzia, tutelando i diritti dei minori, soprattutto di quei bambini la cui innocenza è stata violata. Nel febbraio 2014, anche a Lamezia è nata una sede dell’ associazione Meter Onlus, presso l’ istituto scolastico “T. M. Fusco”, la cui responsabile è Suor Maria Teresa Porrello.
Don Di Noto si è avvicinato al dramma della pedofilia nel 1995, in seguito ad alcuni eventi accaduti nella sua parrocchia di Avola, tra cui il tentato omicidio di una bambina di undici anni e il suicidio di un ragazzo quattordicenne, entrambi vittime di violenze. Si è fatto promotore di diverse iniziative tra cui la Giornata in Memoria dei Bambini Vittime dello Sfruttamento, della Violenza e dell’Indifferenza e la Moratoria Internazionale contro la Pedofilia.
A partire dal 1997 ha iniziato una costante attività di controllo sulla diffusione di materiale pedopornografico su Internet, in collaborazione con la polizia postale. Negli ultimi dieci anni, il sacerdote ha accolto 987 vittime e segnalato 107 mila siti pedofili. Ha avviato indagini nazionali e internazionali, che hanno portato a numerosi arresti. Si è costituito parte civile nei processi e ha sostenuto proposte di legge sia nel Parlamento italiano che in quello europeo. Un impegno forte e continuo dalla parte dei più deboli, sostenuto anche da rappresentanti delle istituzioni.
Antonella Mongiardo