L’esondazione, questa mattina, delle acque nere dal FOSSO BARBARUZZA poi confluite sulla spiaggia e quindi a mare (vds. foto allegate) altro non rappresenta che la conferma e la prova provata della disastrosa gestione dei lavori pubblici in città.
Ad essere andate in tilt, questa mattina, non sono state le pompe di sollevamento del Fosso Barbaruzza ma un gruppo di lavoro, una squadra, formata dall’assessore al ramo e dai funzionari comunali, che hanno fatto dell’improvvisazione e dell’approssimazione la stella polare della propria gestione politica ed amministrativa.
Iniziare i lavori e non completarli è infatti la nuova frontiera di un settore, la gestione del territorio, che nel quartiere marinaro sperimenta nuove procedure amministrative già in essere nelle città sudamericane.
Dopo il clamoroso caso di via Bausan, infatti, i cui lavori di manutenzione, ad oggi ancora fermi, hanno provocato grossi problemi alla cittadinanza ed agli operatori commerciali, un’altra “vergogna” interessa in questi giorni il quartiere marinaro con i lavori di rifacimento, iniziati e non conclusi, del tratto fognario che nei giorni scorsi hanno interessato il Lungomare nella zona prospiciente la foce della Fiumarella. Un tratto di 45 metri di tubazione vetusta che, qualora non sostituita, rischia di fare saltare l’intero sistema fognario del quartiere con grave pregiudizio igienico sanitario per la cittadinanza.
Corre l’obbligo di porre qualche domanda: assessore LONGO MA PERCHE’ COMINCIATE I LAVORI SENZA COPERTURA FINANZIARIA ???? OVVERO PERCHE’ I SOLDI NON BASTANO MAI PER COMPLETARE I LAVORI AVVIATI TANTO CHE, COME NEI CASI SEGNALATI, BISOGNA RICORRERE ALLE PERIZIE INTEGRATIVE ????
In attesa di avere risposte esaustive e circostanziate continueremo a segnalare il tutto ai preposti uffici comunali.
EUGENIO RICCIO
consigliere comunale
CATANZARO