Due domandine alla Regione Calabria e dintorni


PRIMA DOMANDINA

 Che fine ha fatto il cimitero di Franco Corbelli? Chiederete se Corbelli possegga un cimitero, e invece no, anche perché il cimitero non esiste, e pare intenzionato a non esistere mai, grazie al Cielo. Sarebbe quello dei migranti, che, secondo Corbelli e chissà perché, doveva sorgere, e sorgere a Tarsia.

 Un anno fa, Oliverio aveva “stanziato” 2,5 milioni di euro per il camposanto. Vero che in Calabria “stanziato” è una parola senza contenuto, o, come diciamo noi dotti, “flatus vocis”, però, se io andassi da Oliverio (tranquilli, non lo farò mai!) a proporre qualcosa di culturale, mi risponderebbe che è una bellissima idea però non ci sono soldi; e invece aveva trovato, sia pure a chiacchiere,  un mare di denaro per la funerea intenzione. Un vero mistero sepolcrale!

 Meno male che erano solo parole al vento; e che il sindaco di Tarsia non è stato tanto pollo da anticipare un soldo del Comune. Già, Corbelli ci aveva provato!

 Secondo voi, Oliverio mi risponderà mai? Certo che no!

SECONDA DOMANDINA

 Siamo ormai tutti in preda alla riciclomania, e attenti alla busta del secco e dell’umido e della plastica… e pare che Soverato vada benino.

 La domanda, che ho già rivolto ma non rispose nessuno, è: una volta che noi bravi cittadini conferiamo i rifiuti per contingente e nei giorni stabiliti, e che passa la ditta e se li piglia, che se ne fa?

 Avviene forse che la plastica venga venduta a delle ditte della plastica, il vetro al vetro, il ferro al ferro, la carta alla carta, l’umido all’umido; e quindi non solo la spese diminuisca, ma la Regione guadagni?

 Ecco la domanda: a) avviene il riciclaggio; b) finisce tutto ammucchiato ad Alli e a Pianopoli eccetera?

 Come sarebbe da personcine educate, rispondere se b) oppure a)?

Ulderico Nisticò


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