E’ Domenico Scola il nuovo Re del Pollino


La settima edizione della Morano Campotenese ha incoronato Domenico Scola nuovo Re del Pollino. Il giovane cosentino portacolori della Ionia Corse, malgrado le noie tecniche della sua Osella Fa30 Zytek causate da temperature d’esercizio elevate , ha coperto i 7,100 km del percorso in 2’43”90, lontano dal tempo segnato lo scorso anno dal campione italiano Simone Faggioli ma comunque utile a fargli conquistare il primo gradino del podio davanti al sardo Omar Magliona della CST Sport su Norma M20 FC afflitta in entrambe le salite di gara da noie al cambio ed al tre volte dominatore della gara, il siciliano Domenico Cubeda su Osella PA2000 motorizzata Honda preparata da Paco74 Corse. Tornanti e rettilenei roventi delle rampe del Pollino hanno messo a dura prova auto e conduttori che hanno saputo regalare accese sfide praticamente in tutte le classi.

Difficile descrivere l’entusiasmo della folla letteralmente in delirio alla partenza o al passaggio di auto rappresentanti lo stato dell’arte della meccanica. Perchè vivere emotivamente determinate cose fa parte della straordinaria gente costituente il popolo dei motori che forte delle proprie conoscenze, non può rimanere impassibile al cospetto di autentici capolavori frutto della migliore ingegneria. Ed a Morano le auto più belle del CIVM, seguite da vicino dai più accreditati guru dell’assistenza ante e post gara, c’erano quasi tutte. In bella mostra, tra le altre, la bellissima Ferrari 408 GT3 di Lucio Peruggini, La Porsche 997 GT3 CUP di Gabriele Mauro, la a dir poco esagerata Lancia Delta E1 Italia di Marco Sbrollini, la nuova BMW Z4 GT guidata da Marco Iacoangeli, la BMW serie 3 motorizzata Cosworth di Carmine Tancredi, la Mitsubishi Evo X di Lino Vardanega.

La corsa, diretta da Rosario Moselli coadiuvato nei lavori da Carmine Capezzera, ha subito molteplici interruzioni causate sia da incidenti, in taluni casi anche molto gravi come quelli dei piloti locali Domenico Tiberi e Rosario Iaquinta miracolosamente usciti quasi indenni, sia da svariati guasti meccanici che in qualche caso hanno compromesso il manto stradale. Impeccabile quanto sfiancante il lavoro fatto nei tre giorni dalla scuderia organizzatrice Morano Motorsport affiancata dall’ACI di Catanzaro per l’occasione movimentatasi in forze. Il caratteristico borgo ai piedi del Monte Pollino, dismessi per l’occasione i panni di ameno luogo di pace e trasformatosi in un gigantesco paddock ha incantato tutti con le proprie bellezze artistiche e paesaggistiche disarmando ancora una volta per quell’ospitalità frutto di una socievolezza che la Calabria, più di altre terre, orgogliosamente vanta. Una cronoscalata, quella svoltasi domenica nel parco nazionale del Pollino, che ha scaturito sfide adrenaliniche capaci di destabilizzare i cronometri.

Tra le numerose bicilindriche alla partenza, Angelo Mercuri su Fiat 500 della New Generation Racing ha vinto su Daniele Portale della Cubeda Corse su Fiat 126, in gruppo E1 Italia il confronto tra aspirate e sovralimentate ha visto Ferdinando Cimarelli su Alfa Romeo 156 del Team Racing Gubbio dominare su Vitantonio Micoli della Apulia Corse su Renault 5 GT Turbo e su Vito Tagliente sempre della Apulia Corse su Honda Civic Type R. In questa categoria, gara a parte e più che mai falsata per lo sfortunato Marco Sbrollini impedito a dare libero sfogo all’imponente cavalleria della sua Delta Evo in gara 1 per un problema al cavo dell’acceleratore ed in gara 2 per aver raggiunto una vettura in corsa più lenta sorpassata poi con non pochi rischi, dove possibile. Nella Racing Start Plus 1.6 il veloce Ciccio Savoia si è imposto su una Rachele Somaschini autrice di due salite impeccabili, davvero a suo agio alla sua prima Morano. Naturalmente, la quarta tappa calabrese del CIVM non poteva non soddisfare le attese del pubblico per l’eterna lotta di classe E1 Italia 1.6 tra i due big Giuseppe Aragona e Domenico Chirico entrambi su Peugeot 106 con Aragona risultato alla fine vincitore.

L’indiscusso successo della manifestazione riuscita a far breccia nel cuore di quei girovaghi delle salite che ogni fine settimana si ritrovano a toccare l’Italia in lungo ed in largo, è il risultato di quella collaborazione seria tra organizzazione, amministrazione comunale, forze dell’ordine e volontari che insieme, intuendo la validità turistica e l’enorme indotto economico portati dall’evento, hanno saputo centrare appieno il bersaglio. E se è vero come dimostrato, che i punti di forza della Salita Morano Campotenese stanno nel sorriso e nella socievolezza del Presidente della scuderia Morano Motorsport Mario Arcieri e nella incontenibile e contagiosa voglia di fare dei suoi collaboratori, nella esagerata disponibilità di uomini di sport come Franco Molinaro che l’automobilismo regionale può vantare e nel fascino indiscusso di determinati luoghi contenenti un tracciato dall’altrettanta indiscussa validità tecnica, allora siamo certi i presupposti per guardare con fiducia al prossimo anno ci siano tutti sperando in una terza di CIVM che certamente in tanti, anche fuori regione, si aspetteranno.

Massimiliano Giorla


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