Elezioni, Silvia Vono (5 Stelle): i calabresi scelgano da che parte stare


“E’ arrivato il momento di dire basta. I cittadini calabresi scelgano da che parte stare: con chi lotta per affermare legalità, diritti e la speranza di un futuro migliore per noi e per i nostri figli o con chi ha distrutto la nostra regione e l’intero Paese, perseguendo solo scopi privati e interessi personali”. Silvia Vono, candidata al Senato per il Movimento 5 Stelle, nel collegio uninominale di Catanzaro/Vibo, suona la carica in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Infaticabile nel suo tour che sta toccando decine di comuni, centinaia di piazze. “Bisogna dare fiducia al Movimento – sottolinea – all’unica forza che non ha colpe rispetto ai disastri di questi ultimi trentanni che hanno affondato l’economia, la produttività, lo stato sociale, costringendo migliaia e migliaia di calabresi a lasciare la propria terra per cercare un lavoro”.

“Viaggiamo su strade impraticabili, da Terzo Mondo, strade della morte – continua Silvia Vono. – Siamo costretti a curarci fuori regione perché la nostra Sanità è al collasso. I nostri figli se ne vanno perché qui non vedono un futuro. Cosa serve, ancora, per suscitare il desiderio del cambiamento?”. Dunque, “risulterà importante andare a votare, per cambiare la Calabria e il Paese”. Un appello mirato contro l’astensionismo perché “tutti gli altri partiti, in realtà, sperano che la percentuale di votanti sia bassa”.

“Chi non vota domenica perde anche il diritto di lamentarsi, oltre a consegnare l’Italia nelle mani delle solite clientele, dei corruttori, delle mafie e dei pacchetti di voti controllati – sostiene Silvia Vono. – Chi sta pensando di non andare alle urne per fare un dispetto ai partiti che hanno ridotto il nostro Paese in macerie, in realtà gli sta facendo il più grande dei favori”.

“Partecipazione e democrazia” è, in conclusione, l’appello della candidata “5 Stelle” per creare “un Paese migliore sui temi che riguardano noi e il nostro futuro, dalla giustizia alle tasse, dalla sicurezza al lavoro”. 


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