2 aprile, san Francesco di Paola


 Auguri a quanti ancora si chiamano Francesco/a in onore del santo di Paola. Perché, ancora? Ma perché la devozione del Paolano non mi pare molto in fiore.

 Il 2 aprile del 1507 è il Dies natalis (morte corporale) di Francesco, ormai da decenni in Francia. Con una rapidità molto rara in quei secoli, venne canonizzato nel 1519. Era nato al mondo nel 1416. Una nota dolente, anzi tre. Nel 2007, nel 2016, nel 2019 ricorrevano gli anniversari di quelle date, ma la Calabria li lasciò cadere nella dimenticanza, a parte delle fugaci commemorazioni formali. Dico tutta la Calabria, inclusa la Chiesa; muta la cultura, tranne un bel libro di Pino Caridi (dell’Università di Messina!!!), che abbiamo presentato chi scrive e l’allora arcivescovo Bertolone nel Duomo di Catanzaro… e dovrei dire nell’allora Duomo, nell’attuale abbandono! Leggetelo. Per umana pietà (e parce sepulto) non vi narro di Nicolò Picardo.

 Ci fu un tempo in cui la devozione a san Francesco di Paola era solidissima in Italia, Francia, Spagna, Germania. Oggi i Tedeschi bevono la Paulaner, però dubito sappiano perché ha questa denominazione.

 I principi reali spagnoli si chiamavano Francisco de Paula. Si chiamava Francesco di Paola quello che, dal 1825 al 30, fu Francesco I re delle Due Sicilie. Il padre Ferdinando III/IV/I (per questi tre numeri, leggete la mia Epitome) costruì la grande chiesa di Napoli che è di fronte a Palazzo Reale; e fu per voto di aver recuperato il trono, nel 1815. Il santo era, infatti, patrono del Regno di Napoli come s’intendeva di fatto o di diritto dal 1282: il Meridione continentale.

 Intanto le stranezze della politica europea e mediterranea costrinsero Ferdinando ad annettere la Sicilia a Napoli, con quanto di male accadrà nel 1820, 48, 60… e nel 1943-6… Chiamò il nuovo Stato le Due Sicilie, traduzione approssimativa di Utriusque Siciliae che voleva dire altro; e, per quel che ci riguarda, ne fece patrona l’Immacolata, già patrona della Sicilia isola dal 1719, e compatrona delle Spagne dai tempi di Carlo III; e proclamò il RDS l’8 dicembre 1816. Di fatto, ciò mise in ombra il Paolano, oggi appena patrono della Calabria.

 Per ragioni sue, Ferdinando II, re dal 1830 al ’59, era devoto all’altro Francesco, e il primogenito fu battezzato Francesco d’Assisi. I Borbone non fecero nulla per difendersi, e tuttavia, se è lecito trattare le cose del Cielo come fossero di quest’umile e confusionaria Terra, avrebbero fatto meglio a tenersi amico il sanguigno e calabrese santo di Paola.

Ulderico Nisticò