Ringraziamenti dall’IC Manzoni-Augruso al Commissario Capo della Polizia di stato di Lamezia Terme


 

Un ringraziamento per la collaborazione costante nella formazione della cultura della legalità tra i giovani è stato rivolto dalla comunità scolastica dell’IC Manzoni-Augruso al Commissario Capo della Polizia di stato di Lamezia Terme, dott.ssa Maria Gaetana Ventriglia, intervenuta in occasione dell’incontro sulla legalità tenutosi nell’aula magna di via Ferlaino dal titolo “E se un giorno il debole fossi tu”.

Culmina così, proprio tra gli applausi affettuosi e genuini degli studenti, la brillante carriera della dottoressa Gaetana Ventriglia, collocata in quiescenza il primo aprile 2024. Una carriera densa di attività importanti nell’ambito del contrasto al crimine, quella della dottoressa Ventriglia, che si è distinta per competenza e umanità, come professionista e come donna, ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
In servizio al Commissariato di Lamezia Terme dal 1992, Gaetana Ventriglia si occupa dell’ufficio misure di prevenzione. Il dipartimento della pubblica sicurezza ha attribuito numerosi riconoscimenti al suo lavoro in questo campo conferendole encomi e lodi per le numerose indagini da lei coordinate, che hanno portato all’arresto di esponenti delle cosche lametine, nonché al sequestro ed alla confisca di patrimoni dei quali è stata dimostrata l’illecita provenienza.

Dal 1994 è responsabile dell’ufficio che si occupa della tutela delle fasce deboli. Anche in tale settore, il dipartimento della Pubblica Sicurezza le ha attribuito numerosi riconoscimenti per le indagini svolte, nelle quali, il vice commissario Ventriglia, vincendo la naturale e comprensibile ritrosia delle vittime di abusi sessuali o di reati in ambito familiare, grazie alla capacità di entrare in empatia con le vittime, ha fornito la necessaria attenzione e assistenza alle donne vittime di abusi, soprattutto per i reati in ambito familiare o alle vittime di stalking.

Una carriera al servizio dello Stato, che ha visto Gaetana Ventriglia distinguersi, in particolare, per la collaborazione attiva con le scuole del territorio, nell’azione educativa dei giovani.
In questa direzione va l’importante progetto avviato dall’Ufficio Scolastico regionale della Calabria, molto attivo nella diffusione della cultura della legalità e promotore di iniziative scolastiche di sensibilizzazione e prevenzione. Tra queste, l’attuazione del programma ministeriale finalizzato al contrasto del cyberbullismo, cui hanno aderito anche diverse scuole di Lamezia Terme.

L’incontro tenutosi all’IC Manzoni-Augruso, curato dal referente d’istituto al cyberbullismo Alessandro Molinaro e dalla prof.ssa Caterina Bettiga, come parte di un programma di incontri organizzati dalla scuola capofila IC Nicotera in collaborazione con la Polizia di Stato e con gli avvocati, è stato un’occasione di informazione sul tema del cyberbullismo e di sensibilizzazione sull’uso consapevole della rete internet e sui diritti e doveri connessi alle tecnologie informatiche.

“E se un giorno il debole fossi tu” è stato il leit motiv di una intensa mattinata su una tematica delicata e attuale, quale è quella del bullismo, che ha visto la partecipazione entusiasta degli alunni, i quali hanno rivolto domande alla polizia e all’avvocato Claudia Coletti, che li hanno intrattenuti per tre ore in modo vivace e interattivo.

Nel saluto introduttivo, la dirigente scolastica Antonella Mongiardo ha definito la scuola come “il principale punto di riferimento della crescita culturale, personale e sociale dei giovani. Tuttavia- ha detto- talvolta, si nasconde nel suo tessuto un problema spesso sottovalutato dagli adulti: il bullismo, che si manifesta con la sopraffazione di un ragazzo, o di un gruppo di ragazzi, rispetto ad un altro, che diventa la vittima. La scuola- ha proseguito la preside- soprattutto in alcuni contesti territoriali e in determinate fasce di età, presenta una contraddizione che affligge il lavoro educativo degli operatori scolastici, le cui cause sono già da tempo indagate sul piano sociale. Mentre, infatti, da una parte la scuola educa i ragazzi alla cultura dell’integrazione e della differenza come risorsa di crescita culturale e umana, dall’altra tende a formarsi, talvolta, nei giovani una sub-cultura, quella del “branco”, che impone le sue regole e chi non sottostà, ne viene sopraffatto. L’avvento delle tecnologie digitali ha, poi, generato una nuova forma di molestia, il cyberbullismo, che è un fenomeno ancora più subdolo e insidioso”.
E’ stata, quindi, richiamata la legge n°71 del 2017 che si pone l’obiettivo di prevenire e contrastare il cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni. Il MIUR, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha adottato delle linee di orientamento per prevenire e contrastare il cyberbullismo nelle scuole.

Nel corso dell’incontro, la preside Mongiardo e i docenti hanno ringraziato la Polizia di Stato per l’azione costante svolta a tutela della sicurezza dei cittadini e hanno espresso un augurio alla dottoressa Ventriglia per il suo pensionamento, “nella speranza- ha detto la dirigente- che la collaborazione continuerà anche in futuro”.