2019, Matera e san Francesco di Paola


È ormai assodato la Calabria in genere, e la Regione Calabria in specie, non faranno un bel nulla per Matera 2019, cioè per approfittare di un’occasione rarissima di interventi culturali, e quindi turistici, e quindi economici, a vantaggio del Meridione.

Spiego a certi miei lettori un tantino poco duttili di mente, che il mio insistere su Matera 2019 è palesemente strumentale e provocatorio, fatto apposta per dimostrare la pochezza e niente della politica culturale della Regione Calabria in specie e della Calabria in genere.

Ora vi spiego quello che la Calabria in genere, e la Regione Calabria in specie, non faranno nel 2019: celebrare il quinto centenario della santificazione di Francesco di Paola.

Perché la penso così? Ma perché sono già successe, anzi non sono successe, le seguenti cose:

– Francesco morì (Dies Natalis al cielo) nel 1507; la Calabria in genere, e la Regione Calabria in specie, non fecero nel 2007 quasi nulla a questo proposito;
– Francesco era nato nel 1416, e nel 2016 non fecero quasi nulla a questo proposito la Calabria in genere, e la Regione Calabria in specie.
– Tertiumne non dabitur? Vedrete che, se tutto va bene, ci sarà una funzione religiosa a Paola il 2 aprile prossimo. Anzi il 7, giacché il 2 è martedì.

Ogni tanto leggeremo di uno spettacolo teatrale o di un sedicente film: ovviamente, roba noiosissima e predicatoria, politicamente corretta, senza cornice storica… e con parecchi soldini passati a qualche raccomandato; e, ovvissimamente, spettatori zero.
E chi dovrebbe celebrare? Beh, ne avrebbero dovere, e ripeto dovere:

– la Conferenza Episcopale Calabra, che però ha solo la competenza religiosa e liturgica;
– la Regione: ahahahahah;
– le Province e alcuni Comuni: stendo un velo pietoso;
– le Università, bravi laureifici e basta;
– gli scrittoroni famosissimoni riuniti ad Africo a mangiare prodotti tipici;
– i giornali etc.

A proposito: Francesco morì in Francia, dove viveva ormai da molti anni. Sarebbe un’occasione europea: ma ve l’immaginate, voi, la Calabria che fa politica estera? Ahahahahah!
Cosa farei io, se, per un miracolo della Befana, ne avessi il potere?

– uno spettacolo teatrale vero: sapete bene che ne sono capace;
– un film vero, con attori veri e un testo vero: per il testo, vedi sopra; divieto assoluto di recitazione belante, ovvio;
– studi storici seri sulla Calabria del XV secolo, un momento di grande interesse, con una crisi, quella del 1459, e poi grandi progressi economici e culturali;
– un’occhiata alla Francia di quei decenni;
– storia dell’Ordine dei Minimi, dai tanti conventi… alla birra Paulaner!
– perciò, coinvolgimento di Francia, Spagna, Germania… si chiamerebbe turismo religioso;
– studio di alcune interessanti figure legate a san Francesco: l’inquieto Cadurio, l’eroico Picardo…
– varie ed eventuali.

Tranquilli, ragazzi: è solo un sogno dell’Epifania. Per san Francesco di Paola, nel 2019 la Calabria non farà un bellissimo niente, come non fece niente nel 2007 e nel 2016.

Ulderico Nisticò


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