Riuscitissimo il convegno sull’insurrezione calabrese del 1806, che ebbe inizio il 22 marzo con l’uccisione di un ufficiale a Soveria Mannelli, dove si dice ancora Fontana dei Francesi. Erano presenti i ragazzi della Media e dei due Istituti superiori, Liceo di Decollatura e Agrario. Dopo il saluto del sindaco Sirianni e una breve ma intesa premessa del dirigente scolastico Antonio Caligiuri, ha dissertato di metodologia Mario Caligiuri; mentre la narrazione e la disanima degli avvenimenti sono state affidate a Ulderico Nisticò.
Qui la sorpresa, che la relazione è stata “interrotta” con l’arrivo, inatteso, di tre giovani attori, che hanno ottimamente recitato le parti di: un monaco, l’ufficiale e la donna (Jacopo de Fazio, Giorgio Grano, Maria Antonietta Chiodo). Il teatro ha assolto alla sua funzione di insegnamento, e senza la pesantezza dell’erudizione accademica.
Dopo aver parlato con questo suo breve e intenso testo, Nisticò ha ripreso il suo dire, giungendo dai fatti allo studio politico e sociologico delle cause profonde di quanto accadde in quei terribili anni in Calabria, che assunse anche valenza di scontro tra ceti; e non dimenticando che le conseguenze che tuttora sono avvertibili.
Insomma, si può fare storia sul serio, senza inventarsi fandonie, ma anche senza annoiare l’uditorio.