Avete mai visto calare un prezzo qualsiasi?


 L’ultima notizia è carinissima: il ministro dichiara ai giornali di aver letto per caso, in un distributore, che la benzina era aumentata. Domanda? A che servono, questo ministro, e il di lui governo? Controllano l’economia a occhio e per caso?

 E veniamo all’argomento. Quando io, matricola universitaria, bevevo un caffè, costava 50 £; oggi, € 1, ovvero £ 1936,27. Abbiamo visto crisi, riprese, guerre, embarghi, centrosinistra e centro(destra), eccetera, però il caffè è aumentato da 50 a 1936,27; e tra qualche mese sarà € 1,10, poi 1,20… Se finisce la guerra o se ne comincia un’altra, il prezzo del caffè aumenterà… e anche quello di tutto il resto. E se le piantagioni di caffè passassero tutte da Brasile ed Etiopia in Italia, il prezzo alla tazzina aumenterebbe lo stesso. Idem per la benzina, anche se l’Italia scoprisse, nel suo intimo seno, più petrolio dell’Arabia Saudita.

 Si sussurra di un’inflazione del 7%. È ovvio che le entrate dei singoli italiani non aumenteranno mai del 7%; e se anche fosse, state tranquilli che il giorno dopo l’inflazione salterebbe al 14.

 Ora sarei felice se qualche economista mi spiegasse, ma alla buona, come si formano i prezzi: materie prime, lavoro, energia, trasporti; e fin qui lo capisco; ma ho il fondato sospetto che in mezzo a questi passaggi si annidino, pari al virgiliano serpente nascosto nell’erba, due fattori avvelenati:

1. Speculazione sotto diversissime forme;

2. Tasse, imposte, IVA, TARSU, ICI e infinite altre diavolerie del genere, sia dirette sia implicite. Pare che, nell’esagerato prezzo dei carburanti, metà siano IVA e accise.

 A mio modestissimo avviso, non c’è rimedio. Nessuno smetterà mai spontaneamente di speculare; e mai accadrà che smettano di esigere soldi lo Stato, le Regioni, i Comuni…

 Io un’idea ce l’avrei: imporre l’IVA solo per quello che è, cioè Imposta Valore Aggiunto, quindi da far pagare ai produttori e non ai consumatori. Mi spiego: se noi a una ditta produttrice di qualsiasi cosa imponiamo una tassa del 100% dei guadagni, la ditta sbatte subito la tassa in aumenti al dettaglio del 100… e già che si trova, del 150, e ci guadagna pure. Ma l’IVA è o non è una tassa sui guadagni? Perché la devo pagare io quando bevo il caffè al bar?

 Succederà? Ahahahahahahahahahahah!

 Una cosa sola mi è chiarissima: che la sedicente legge della domanda e dell’offerta, dogma dei liberisti e liberali, è un falso spaventoso che circola impunemente da trecento anni, indiscutibile come tutti i dogmi più campati in aria.

Ulderico Nisticò