Negli anni passati, hanno fallito il tentativo Tropea e la Locride; per il 2026, scadenza 2023, falliscono Marcellinara e Cosenza.
Passano la selezione:
Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”
L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”
Latina: “Latina bonum facere”
Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenari
Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
Treviso: “I Sensi della Cultura”
Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
Premessa: non tirate fuori Nino Bixio e altri nemici immaginari del Sud. Tra le dieci candidate, come leggete, una è del Molise, l’altra del Lazio ma storicamente campana, l’altra degli Abruzzi, l’altra della Puglia, l’altra della Basilicata. Non è dunque in atto una bieca congiura contro il Meridione in generale, bensì c’è qualcosa, c’è parecchio che non va in Calabria, e solo in Calabria.
Se io fossi – tranquilli, non succederà mai – l’assessore regionale alla cultura, convocherei Tropea, Locri, Marcellinara e Cosenza, carte alla mano, per controllare con i miei occhi cosa hanno scritto e come hanno scritto.
Già, come: se hanno rispettato le norme del bando, alla lettera, e non con fantasiose interpretazioni ed errori formali.
E se le candidate hanno davvero messo in campo tutto il possibile per dare forza alla presentazione: storia, arte, genuine persone illustri, progetti seri… soprattutto progetti seri su cosa fare per essere capitale della cultura. Se si sono rivolti a competenti, oppure all’amico dell’amico… E sì: in Calabria il riconoscimento di cultura è direttamente proporzionale alla parentela con qualcuno!!!
E pensate voi che mi risponderà qualcuno di Tropea, Locri, Marcellinara e Cosenza? Ma via, ragazzi, siamo in Calabria, e “a mejjiu parola esta chirha chi non nescia”.
Ho sentito dire che per futura candidatura a capitale cultura si starebbe muovendo Crotone. Ebbene, se io fossi l’assessore – vedi sopra: ahahahahah! – a Crotone mi recherei personalmente per controllare che stanno facendo: a scanso di altre magre figure.
Intanto, incassiamo l’ennesimo insuccesso della Calabria, su scala nazionale.
Ulderico Nisticò