Donne obbligatorie alla Regione


La Calabria è l’ultima in mezzo a 360 regioni d’Europa. Si deduce agevolmente che chiunque, una qualsiasi persona farebbe meno peggio di A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra). Considerando che tutti coloro furono e sono maschi, una qualsiasi donna farebbe meglio; per evidenti motivi, per tutti i motivi del mondo tranne uno: essere donna.

Essere donna è una cosa bellissima e divina, ma non è una faccenda politica. La Merkel ebbe sostenitori, e oggi ne ha molti di meno, per le sue scelte e attuazioni, e non per essere o meno Frau; la May sta combinando un mezzo disastro con la brexit, ma ciò nulla ha a che vedere con la sua appartenenza al sesso femminile.

Tanto meno sono vere le favolette consolatorie per cui le donne non farebbero la guerra: posso elencarvi pagine di regine antiche e governanti moderne che ne hanno scatenate e vinte e perse esattamente come i maschi. E che poi le donne rappresentino le donne…

Ciò tutto premesso, io sono prontissimo a votare per una signora che si candidi a governare la Calabria, e in cui io riconosca le qualità necessarie di decisione, intelligenza, forza morale… Esattamente come un maschio… ivi inclusi quelli come Federico II di Prussia, che “primo servitore dello Stato” di giorno, si svagava poi a modo suo; senza che ciò influisse sulle scelte politiche, non più delle agitate notte della coeva Caterina II di Russia.

Ma, di grazia, per quale motivo la signora X o signorina Y dovrebbero diventare gratis consigliere regionale?
Per quale strana causa se uno vuole mettere assieme una lista, dev’essere costretto a cercarsi una certa percentuale di signore? O, chi lo sa, il contrario se la lista è di donne?
Secondo me, tale istanza nasce da due motivazioni:

– generica e automatica ideologia; e meno male che nessuno si è ancora ricordato della teoria del gender: ma pazienza, ci arriveranno!
– motivazione tutta calabrese, è che nella nostra amata e venerata ex Magna Grecia c’è da tempo una lista d’attesa di gentil sesso che sta in fila per un posto da qualche parte con relativi alta retribuzione e vitalizio.

Trovatemi una donna che se lo meriti, e la voto; però, non obbligatoria.
Se poi sulla questione cade la Giunta, sarà un’operazione di eutanasia politica, che però, anch’essa, mi starebbe bene anche per qualsiasi altra questione.

Ulderico Nisticò


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