Estate e polemiche a Soverato, facciamo chiarezza…


Negli ultimi tempi, si è fatto un gran parlare di Soverato, e sono soprattutto coloro che dovrebbero ringraziare questa cittadina a prendere la parola, a scrivere e a criticare.
Cerchiamo però di fare un pò di chiarezza.
Per cominciare, mi ritengo fortunato ad essere nato e cresciuto a Soverato. Qui risiedo, qui ho la mia famiglia e le persone a cui tengo di più. Qui svolgo la mia professione.

Soverato è una piccola città calabrese con meno di 10.000 abitanti, che ha un passato modesto (senza voler offendere gli storici, ma è così) e che non ha più spazi disponibili per nuove costruzioni. Sembra vivere di ricordi, come un anziano perso nei propri pensieri.
Soverato funge da centro di unione per molti piccoli paesini vicini che, con diverse fortune, stanno cercando di rinascere e di migliorarsi negli ultimi anni.

Ma Soverato è e resta Soverato. Un mare incantevole. Molti esercizi commerciali, ristoranti, bar, gelaterie, locali etnici, sale da ballo e tanto altro ancora. Ma, purtroppo, pochi (troppo pochi) servizi.

In effetti, a Soverato ogni anno succede qualcosa di incredibile: arriva l’estate. Ma l’estate qui non è una stagione come le altre, no, affatto. È un periodo breve e fugace, in cui divampa un fuoco etereo e tuttavia tangibile: il fuoco delle polemiche.
Ogni anno, ormai quasi per tradizione, si formano due fazioni ben distinte.

Da un lato ci sono coloro che vorrebbero che Soverato fosse un luogo dove regnasse il silenzio durante l’estate, come nelle altre stagioni. Desiderano la tranquillità della casa nella prateria miscelata alla serenità della casa di montagna di Heidi. Molti di loro sono impiegati, professionisti, persone che hanno lavorato duramente tutto l’anno e ora meritano un periodo di riposo. O ancora, persone che “si alzano presto la mattina e quindi…”

Dall’altro lato ci sono coloro che gestiscono locali, attività commerciali o ricreative. E poi ci sono tutti quelli che ruotano intorno a questi, il cosiddetto indotto: fornitori, dipendenti, persone dello spettacolo, DJ, tecnici e così via.
A dare man forte a questa fazione c’è una categoria pericolosa: “i giovani”. A Soverato, infatti, molti considerano “i giovani” come una categoria dannosa, da tenere sotto controllo.
In realtà, esistono diverse sfumature tra le due categorie sopra citate, persone che vorrebbero un equilibrio. Il divertimento sfrenato mescolato al rispetto delle regole, l’allegria e la spensieratezza insieme alla serietà e al decoro dei costumi, la tolleranza al rumore accanto al silenzio quando richiesto e comunque dopo una certa ora.
Probabilmente anche tu, che stai leggendo, ti ritroverai in una delle due categorie e mezzo che ho descritto. Giusto?
Esatto, non c’è bisogno che ti giustifichi. Soprattutto con me, che sono solo un umile tecnico. E in questi tempi, i tecnici o chiunque abbia studiato e si sia impegnato per acquisire competenze specifiche, non vengono visti di buon occhio.
Infatti, siamo in Italia.
Anzi no, siamo in Calabria.
Pertanto, cerchiamo di mantenere la calma.
Tornando a noi, come possiamo risolvere questa questione spinosa?
Come possiamo dissipare questa nebbia in cui tutti hanno ragione e ognuno è custode della verità assoluta?
In questo momento, qualcuno potrebbe invocare le istituzioni, a cominciare dal Comune.
E qui, devo dire che mi dissocio completamente.
È complesso, intricato e del tutto inutile tentare di comprendere le colpe e le ragioni delle diverse amministrazioni che, più o meno, hanno influito sulla situazione attuale nel corso dei decenni.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo in dettaglio quali sono le problematiche che le varie amministrazioni, di ogni colore politico, non sono state in grado di affrontare e risolvere a vantaggio dei cittadini (speriamo in futuro, chissà).
Principali problemi INTERNI
Costruzioni condominiali sulla fascia lungomare che avrebbero dovuto essere alberghi, ma che sono diventati condomini.
Impianti idrici, elettrici e fognari insufficienti e obsoleti.
Cura approssimativa delle aree verdi.
Strade non ben mantenute e mal rattoppate.
Assenza di sistemi di trasporto pubblico efficaci.
Abitazioni a prezzi accessibili che soddisfino le esigenze abitative della popolazione, garantendo un equilibrio tra case per l’affitto e la proprietà.
Accesso affidabile a servizi Internet ad alta velocità e tecnologie moderne.
Pianificazione urbana non sufficientemente attenta all’ambiente e alla gestione dei rifiuti.
Trasparenza nelle attività amministrative e decisionali.
Assenza di un piano spiaggia.
Problemi con l’illuminazione pubblica in alcune aree, specialmente lungo il lungomare.
Parcheggi non ben organizzati e mancanza di servizi di navetta per il centro.
Mancanza di un servizio di assistenza telefonica 24/7 per dialogare con l’amministrazione.
Mancanza di promozione e sostegno all’aggregazione settoriale per rappresentare la città in fiere nazionali e internazionali, al fine di attrarre un turismo di maggiore qualità e estendere la stagione attrattiva quantomeno da maggio a ottobre. (Un sogno? Assolutamente no basterebbe una strategia ben congegnata tra pubblico e privato)
Creazione di una strategia di presenza e promozione online (non uso termini tecnici se no dite che me la tiro) della città. Strumenti e campagne che veicolino tutto l’anno messaggi ed offerte specifiche. Si potrebbero coinvolgere gli ottimi tecnici di zona opportunamente guidati. (Siamo nel 2023)
Creazione di strumenti offline specifici (non pensate ai volantini) che facciano in modo alternativo e complementare quanto sopra descritto
Principali problemi ESTERNI
Infrastrutture carenti, inclusi collegamenti stradali e ferroviari insufficienti.
Limitata connettività aerea.
Limitata offerta di servizi turistici di alta qualità.
Preoccupazioni sulla sicurezza.
Mancanza di promozione turistica efficace a livello nazionale e internazionale.
Scarsa pianificazione urbana e mancata gestione sostenibile dell’ambiente.
Difficoltà economiche.
Eccessiva burocrazia e lentezza nei processi amministrativi.
Mancanza di offerta culturale diversificata.
Isolamento geografico.
Percezione negativa generale legata alla criminalità e alla mancanza di infrastrutture.
Mancanza di investimenti nel settore turistico.
Stagionalità estrema del turismo.
E con questo abbiamo fatto un riepilogo completo.
Torniamo a Soverato e vediamo cosa invece funziona.

Se Soverato è un centro di aggregazione e da diversi anni è la città con il reddito procapite più alto della Calabria, ci devono essere delle ragioni, giusto?

Ecco alcune delle cose che funzionano:
Scuole di qualità, istituti di formazione che offrono opportunità di apprendimento ed educazione alla comunità. (Sempre migliorabili, ma ci sono)
Cliniche e strutture sanitarie private accessibili, ben attrezzate e con ottimi professionisti che forniscono assistenza medica ai cittadini.

Un buon ospedale pubblico che sarebbe da difendere con le unghie e con i denti
Un’adeguata presenza di forze dell’ordine che garantisce la sicurezza dei cittadini, oltre a servizi di emergenza come vigili del fuoco e soccorso medico.
Teatri, cinema, centri culturali, eventi artistici e sportivi che arricchiscono la vita culturale della città. (Bisognerebbe fare di tutto per sostenerli ed implementarli)

Attività commerciali, negozi, mercati e ristoranti che contribuiscono all’economia locale e forniscono opportunità di shopping e ristorazione
Una comunità inclusiva e diversificata che rispetta tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine etnica, religione, orientamento sessuale

Un buon associazionismo e tanto volontariato
Banche, uffici postali e servizi finanziari che agevolano le transazioni economiche dei cittadini
Programmi di pulizia e manutenzione che tengono la città priva da sporcizia e degrado (migliorabili ma ci sono) Un grande plauso a queste persone che ci consentono di vivere ogni giorno in un ambiente urbano pulito

Infine c’è quella che nel marketing chiamiamo “storicità del marchio”. Un qualcosa di intangibile ma che oggettivamente ci fa vivere un pò di rendita. La domanda è: per quanto ancora? Bisogna porre urgentemente in atto una complessa strategia che riporti Soverato ad essere quantomeno considerata

In definitiva, la situazione è complessa e per i problemi complessi non esistono soluzioni semplici o immediate.

Una buona strada da percorrere potrebbe essere istituire un tavolo permanente che riunisca competenze specifiche e rappresentanza.

I membri di questo tavolo dovrebbero contribuire in modo disinteressato, liberi da interessi politici e personali, dedicando del tempo ogni mese per proporre soluzioni reali, concrete e attuabili per il bene, la prosperità e soprattutto il futuro di Soverato.
Auguro a tutti una piacevole estate.

Alessandro Diaco