Estonia, Lettonia, Lituania…


 …sono tre piccoli territori, oggi Stati, dalla storia antica travagliata. Travagliata, s’intende per chi ne sa qualcosa, perché i media non ne parlano quasi mai. Oggi filtra la notizia che si stanno organizzando tra loro, e in ambito NATO, per opporsi, a quanto pare, alla Russia.

 E qui serve la storia. Il Mar Baltico fu, dall’antichità, un coacervo di popolazioni. Finlandesi ed Estoni sono di origine asiatica e lingua ugro-finnica, parente di ungherese e turco. In Lettonia si parlano varie lingue sia indoeuropee sia baltiche. La Lituani era, nel Medioevo, molto più vasta, e si spingeva… toh, fino all’Ucraina; finché i granduchi Jagelloni non divennero, nel 1386, anche re di Polonia; e questo Regno e Granducato si estese dalle porte di Berlino al cuore dell’attuale Russia.

 I Lituani, oggi ridotti per numero e territorio, parlano una lingua indoeuropea che già nel Medioevo sorprese i dotti per somiglianza con il latino. Un esempio, ab Jove principium: ancora nel XVIII secolo ci si accorse che qualche area isolata venerava un dio pagano delle querce, Perkunas, in cui s’intravede la radice di querqw, latino quercus… I Lituani, come i Polacchi, sono però saldamente cattolici.

 Impossibile seguire qui i fatti storici, da quando l’Ordine Teutonico, lasciata la Terra Santa, si diede alla conquista del Baltico, sottomettendo e persino sterminando i Prussiani: quelli antichi; finché, nel XVI secolo, un Gran Maestro aderì al protestantesimo, divenendo duca di Prussia ormai tedesca; era un Hohenzollern, e ciò portò alla fusione con il Brandeburgo; al Ducato, e dal 1699 Regno di Prussia, poi, nel 1871, Reich di Germania: con quel che segue.

 Crollava intanto la Polonia-Lituania, tra il 1772 e il ’94 spartita tra Austria, Prussia e Russia. Durante le vicende napoleoniche, la Russia s’impadronì di Finlandia e Baltico: dove del resto insisteva dal 1703 la capitale imperiale Sanpietroburgo… poi Sanpietrogrado, poi Leningrado, poi di nuovo Sanpietroburgo… e domani chissà.

 Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania divennero indipendenti con il crollo della Russia zarista, dal 1917; la Finlandia, attaccata nel 1940 da Stalin, mostrò grande valore militare; le tre terre baltiche vennero occupate, alternativamente, da URSS e Germania; per divenire territori, spacciati per Repubbliche, dell’Unione Sovietica, con robusta colonizzazione di etnia russa; per rendersi indipendenti alla scomparsa del comunismo sovietico dal 1989, e attualmente.

 Conoscere, sia pure a grandi linee, la storia, è cosa che fa sempre bene, e mica per cultura generica. I tre Stati fanno parte della NATO, come tra poco, pare, anche Finlandia e Svezia. Se qualcuno dovesse minacciare Estonia, Lettonia, Lituania, scatterebbe il Patto Atlantico, e automaticamente. Regolatevi!

 Riassunto: in questo momento c’è guerra sul Don tra Russia e Ucraina; terrorismo di Hamas e massacro e distruzione di Gaza; conflitto ai confini libanesi e siriani dello Stato d’Israele; minacce e bombardamenti nel Mar Rosso; e, in modo del tutto inopinato, conflitto tra Iran e Pakistan. Ci manca solo il Baltico!

Ulderico Nisticò