Giù le mani da Gagliato


gagliato-paese-delle-nanoscienze-targaIn riferimento all’articolo apparso su questa testata “Gagliato, signora derubata in chiesa”, e per il ruolo che ricopro, vicesindaco del Comune di Gagliato, mi sia concesso diritto di replica non sull’accaduto ma su come viene descritta la nostra comunità. Gagliato da 14 mesi sta sperimentando un rifiorire del senso civico grazie ad una convenzione stipulata tra l’Amministrazione Comunale e l’associazione culturale “Gianni De Luca” che ha permesso la nascita di un consistente movimento di volontariato che ha ripristinato il cimitero comunale, il parco giochi per i bambini, tutto l’arredo urbano e non ultimo il luogo sacro della “Madonnina” all’inizio del paese (quello dei girasoli). Modello unico, modello di partecipazione attiva ( non elenco tutte le altre cose in cui tale movimento è impegnato) a cui si ispirano tanti paesi limitrofi. Leggere della varie “forma di negatività paesana” mi ha rattristito, anche se sono quasi sicuro che tale infelice espressione non appartenga al parroco ma all’estensore dell’articolo ( sarebbe più consono che gli articoli venissero firmati). Ove così non fosse, indicherebbe che il rapporto tra parroco e comunità sia arrivato ad un punto di non ritorno e che quindi sarebbe il caso di una sostituzione immediata. Ma ripeto, Don Lugi è persona preparata ed di alta cultura da poter evocare “negativita” che richiamano ambienti da magia nera. Un pensiero particolare va anche a chi a “costruito” l’articolo, con l’invito che la sua “professionalità” venga spesa a raccontare le tante cose belle che in questo periodo sono successe a Gagliato. E se per svariati motivi, si è perso il passato, gli auguro di metterci più attenzione nel futuro, che vedrà la nostra Gagliato crescere in senso civico e comunitario.

dott. Domenico Aspro
Vice Sindaco del Comune di Gagliato

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