Il caso di Carlo Iannuzzi, il giovane calabrese aggredito in Argentina


L’evento delittuoso in cui è rimasto coinvolto Carlo Iannuzzi evidenzia una falla di sistema. Ci chiediamo come sia possibile che per un cittadino italiano vittima di un tentato omicidio a scopo rapina per le vie di Buenos Aires e ricoverato in condizioni critiche all’Hospital Italiano non esista una procedura politico-istituzionale capace di garantire il diritto alla salute e alla cura. Ad oggi non sono stati prodotti atti amministrativi con cui le istituzioni prendano posizione sul caso al fine di avviare un iter risolutivo. Il Comitato “El Puente per Carlo” si è costituito per sopperire a tali lacune e perciò ha avviato una campagna di raccolta fondi per le prestazioni mediche di cui Carlo ha bisogno. Sappiamo che, anche attraverso i canali diplomatici del Consolato generale d’Italia e dell’Ambasciata d’Italia, il caso Iannuzzi è stato portato a conoscenza del ministero degli Esteri e di quello della Sanità. Il Comitato, da parte sua, ha interpellato il presidente del consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, e alcuni assessori della Giunta Oliverio dopo che il Consolato ha inviato una comunicazione al dipartimento Salute della Regione per informare sull’accadimento. E sempre dall’estero gli uffici dell’Ambasciata hanno attivato alcuni contatti con la deputazione italiana eletta in Argentina. Il Comitato attende delle risposte, e soprattutto degli atti. A fronte di questo silenzio e di questa attesa a Roccella Jonica, nel paese di Carlo, la mobilitazione dei cittadini e delle associazioni è massiva e anche l’Amministrazione comunale si è detta pronta a intervenire coi propri mezzi per affrontare le necessità che la situazione comporta.

E proprio nei giorni scorsi è partita una campagna di raccolta fondi a sostegno della causa:

APPELLO: Nella notte tra il 26 e 27 novembre 2015 il giovane calabrese Carlo Iannuzzi (29 anni) è stato vittima di un tentato omicidio a scopo rapina per le vie di Buenos Aires. Adesso è ricoverato all’Hospital Italiano, una clinica privata perché gli ospedali statali non sono sufficientemente attrezzati per affrontare il suo caso. Le condizioni restano critiche. Dopo un intervento di craniotomia (rimozione di parte dell’osso cranico per far drenare il sangue), Carlo non è ancora un soggetto autonomo. Ad oggi l’assistenza sanitaria a un cittadino colpito da un fatto grave ed eccezionale NON È GARANTITA. Nel suo paese, a Roccella Jonica, è nato il Comitato “El Puente per Carlo” con lo scopo di raccogliere fondi per le cure mediche e per rivendicare, presso tutte le Istituzioni pubbliche a vario livello organizzato sul territorio nazionale e regionale, il legittimo esercizio del diritto alla salute.

 INVITIAMO TUTTI A SOSTENERE QUESTA IMPORTANTE INIZIATIVA – Come?

Donazione con bollettino postale:
C/C n. 001030553497 – Intestato a: El Puente per Carlo – Causale: Donazione;

Donazione con bonifico bancario:
Iban: IT04E0760116300001030553497 – intestato a : El Puente per Carlo (Poste Italiane Spa) Causale: Donazione

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