Il segnalibro della memoria a Girifalco porta la data del 27 gennaio 2024


Sabato scorso la cerimonia della posa della pietra d’inciampo in memoria del girifalcese Alfredo Rocco Stranieri

“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”. Il segnalibro della memoria, a Girifalco, è fermo al 27 gennaio 2024: una data che resterà nella storia della nostra Città. Sabato scorso è, infatti, stata celebrata la posa della pietra d’inciampo in memoria del girifalcese Alfredo Rocco Stranieri. L’occasione ha, inoltre, segnato la riapertura dell’ala del Palazzo Comunale ristrutturata e l’inaugurazione della galleria d’arte in cui sono stati esposti alcuni abiti d’epoca realizzati dal maestro Orlando Cimino che, presto, donerà alcune sue opere al Comune: una donazione che sarà ufficializzata in un’apposita seduta del Civico Consesso.

La manifestazione, promossa dall’Amministrazione Comunale dopo un lungo delicato iter seguito con dedizione dal consigliere comunale con delega alla Memoria Storica, Delia Ielapi, che ne ha curato l’organizzazione insieme al vicesindaco Alessia Burdino con la collaborazione dell’assessore Domenico Giampà e la sapiente guida del sindaco, Pietrantonio Cristofaro, si è sviluppata in due momenti.
Nella galleria d’arte l’orchestra Sinapsi dell’IC Scopelliti, guidata dal maestro Giovanni Valentino, ha interpretato tre brani; in questa circostanza don Antonio De Gori ha celebrato il rito di benedizione dopo la scopertura della pietra e la deposizione di una rosa da parte del sindaco e del Prefetto Enrico Ricci. Insieme a Sua Eccellenza vi era la famiglia Stranieri, Pamela la nipote di Alfredo Rocco Stranieri che tanto si è battuta per ricostruire la storia del nonno e ridargli la giusta memoria, il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, l’assessore regionale Filippo Pietropolo, il presidente della Provincia, Mario Amedeo Mormile, il Colonnello Giuseppe Mazzullo Comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, il Gen. Domenico Grimaldi – comandante Provinciale di Catanzaro, lo storico Rocco Lentini e il presidente dell’Anpi Catanzaro, Mario Vallone.

In sala il tenente Colonnello Gianluca Zara, Comandante del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme, il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Girifalco, Pasquale Cuzzola, il comandante di Stazione, Giovanni Cante, il ds dell’Istituto Istruzione Secondaria Superiore, Tommaso Cristofaro con Rocco Olivadese e una delegazione di docenti che hanno accompagnato tre giovani studenti intervenuti durante il dibattito, Claudio Milisenda, Milena Melina e Federico Palaia, la maestra Teresa Sgrò in rappresentanza della ds dell’IC Scopelliti, le associazioni.

La seconda parte della manifestazione si è svolta nella sala consiliare. I lavori, moderati dal vicesindaco Alessia Burdino, si sono aperti con i saluti del sindaco, gli interventi della consigliera Delia Ielapi e del presidente del Consiglio Comunale, Rosanna Rizzello; quindi il contributo di tutti i relatori.
Il racconto di Pamela, la testimonianza del papà figlio di Alfredo, l’importante messaggio del generale Grimaldi e del colonello Mazzullo, la narrazione dello storico Lentini, l’intervento di Mario Vallone e del presidente della Provincia, Mario Amedeo Mormile e le conclusioni dell’assessore Pietropaolo e del presidente Mancuso hanno reso il dibattito un importante momento di riflessione.

Il segnalibro della memoria fermo alla data del 27 gennaio segna, come detto, la riapertura dell’ala principale del Comune. Un risultato raggiunto grazie a una sinergia di forze che, insieme, hanno collaborato per arrivare alla data di oggi.

Il consigliere Ielapi ha voluto, a nome dell’amministrazione comunale, ringraziare quanti hanno contribuito: tutte le maestranze, gli operai del Comune, gli uffici e i responsabili d’Area, il neo comandante della Polizia Locale, Antonio Carlizzi presente alla manifestazione, il dipendente Ugo Zaccone per la cura con cui si è dedicato alla collocazione dei quadri, Giovanni e Luigi Chiodo. Ed ancora un ringraziamento per la serata di oggi va agli studenti, all’orchestra Sinpasi, al maestro Cimino, a Domenico Olivadese, Pepè Costantino, don Antonio, le forze dell’ordine, la banda Città di Girifalco, Pepè Rosanò, Giuseppe Burdino, il fioraio Antonio Marinaro e il Kaleido Cafè. “La pietra d’inciampo del nostro concittadino – ha detto il consigliere comunale Delia Ielapi – deve ricordare, non solo a noi adulti,ma soprattutto alle future generazioni, che le atrocità della guerra vanno condannate. Essa non ha un grande valore economico ma è un piccolo monumento che vuole restituire dignità di essere umano a chi fu ucciso, far riflettere sull’orrore di ciò che avvenne e vigilare che non si ripeta mai più”.

L’auspicio, ma al tempo stesso l’impegno assunto dall’Amministrazione Comunale per tramite del delegato alla Memoria Storica, Delia Ielapi, è il segnalibro della memoria fermo alla data del 27 gennaio possa divenire uno strumento condiviso da più persone possibile: primo fra tutti le scuole della nostra regione che invitiamo a venire a visitare la pietra d’inciampo in memoria di Alfredo Rocco Stranieri.