La Patrona della città


 Così leggiamo in un rigo del programma della festa dell’Addolorata; ed è l’unico e vago accenno al fatto che è la Patrona di Soverato, e non solo della Parrocchia di Soverato Superiore, come invece pensano quasi tutti.

 Anche quest’anno il programma – in verità molto modesto – prevede a Soverato Superiore solo manifestazioni sia religiose sia civili. La Marina, cioè l’80% della città, viene ignorata, e a sua volta lo ignora.

 Il 15, che è la festa ufficiale, saranno chiusi uffici e scuole; però tantissimi penseranno che è sciopero.

 Anche quest’anno, dopo l’ennesimo mio fallimento di far ragionare chi di ragione, vi racconto, inutilmente, la faccenda.

 Ab immemorabili, c’era a Soverato una sola Parrocchia, intitolata a Maria SS. dei Sette Dolori, detta Addolorata, e con sede a Soverato Superiore; una devozione che probabilmente derivò dalla presenza del Convento della Pietà.

 Nel 1941 venne istituita la Parrocchia della Marina, intitolata a Maria SS. Immacolata. L’Addolorata, mentre rimaneva Patrona della Parrocchia di Soverato Superiore, rimaneva anche Patrona dell’intera città di Soverato.

 Si aggiunse, non ricordo la data, san Giovanni Bosco, ma come Compatrono. Per Diritto Canonico e Civile, ci può essere solo un santo patrono per ogni città (san Pietro e Paolo per Roma: ma Roma è l’Urbe); la nostra è l’Addolorata.

 Questi sono i fatti, che però non hanno toccato, nemmeno nel 2023, né l’Amministrazione né la Parrocchia di Soverato Superiore né la Parrocchia della Marina, né la gente, che, quasi tutta, continua a pensare sia festa di Soverato Superiore.

 Auguri.

Ulderico Nisticò