L’Immacolata


Il Dogma dell’Immacolata Concezione (Maria nasce senza il peccato originale) viene proclamato l’8 dicembre 1854 dal papa, oggi beato Pio IX; ma la credenza era assai antica, e permessa dalla Chiesa. Nel 1739, l’Immacolata venne dichiarata patrona del Regno di Sicilia, di cui era re Carlo di Borbone, re anche di Napoli; nel 1760, quando Carlo, lasciati i troni italiani, era da poco divenuto re dei vari Regni spagnoli (in breve, rex Hispaniarum), il papa Clemente XIII esaudiva la richiesta di proclamarne l’Immacolata patrona, assieme a San Giacomo (Santiago).

Nel 1806, Napoleone inviava un esercito contro Napoli, e ne proclamava re il fratello Giuseppe; trasferito questo, per sua disgrazia, in Spagna, lo sostituiva con Gioacchino Murat. Questi, nel 1814, d’intesa con Gran Bretagna e Austria, muoveva guerra al Regno napoleonico d’Italia. Deluso nelle aspettative, tentò la guerra contro l’Austria, ma venne sconfitto a Tolentino.

L’esercito, che rappresentava i murattiani, trattò con Ferdinando di Borbone (Convenzione di Casalanza), e si decise il suo ritorno sul trono, con l’unificazione tra Sicilia e Napoli, che si rivelerà una scelta infelice e causa, nel 1860, della fine del Regno: ma questo è un altro discorso. L’8 dicembre 1816 venne proclamato il Regno delle Due Sicilie, sotto la protezione della Madonna Immacolata, patrona dello Stato.

Dopo il 1854, la devozione all’Immacolata si diffuse ulteriormente; a Catanzaro, le è dedicata una Basilica Minore.
Per effetto del Concordato del 1929, l’8 dicembre è festa nazionale.
Quando, il 2 febbraio 1941, mons. Fiorentini, vescovo di Squillace, istituì a Soverato una seconda Parrocchia, affidandola alla “Pia Societas Salesianorum”, la intitolò alla Madonna Immacolata. La sede, fino al 1963, fu l’attuale chiesa del Rosario, per passare poi all’attuale.

La chiesa parrocchiale mostra un grande mosaico, con l’iconografia canonica della Madonna che calpesta il serpente: è il Protovangelo, versetto 15 della Genesi: “Tu le insidierai il calcagno, ed ella ti schiaccerà il capo”. Ma l’immagine, molto aerea, richiama anche la “Donna vestita di sole” dell’Apocalisse.

È costume, anche a Soverato, di incoronare la Madonna, ma si adopera a tal fine l’alta statua dell’Ausiliatrice, che dà nome alla piazza.

Ulderico Nisticò


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