L’Iran, questo sconosciuto


 Per capire un fatto storico non ci servono ideologie e retoriche e film superpremiati con l’Oscar; ci servono, insegna il Vico, cronologia e geografia. L’Iran è lì da tremila e più anni, come qui riassumo: Regno dei Medi, poi Persiani, genti indoeuropee di stirpe e di lingua (i Greci li continuavano a chiamare Medi); conquista macedone e Regno di Siria dei Seleucidi; Regno dei Parti; Regno dei Persiani Sassanidi; conquista araba, ma Regno musulmano dell’Iran; e, dal 1979, Repubblica Islamica.

 Due veloci riflessioni: la storia dell’Iran ci riguarda molto spesso direttamente: la storia greca (e, per i classicisti, un cumulo di versioni dal greco) è in buona parte conflitti e paci con i “Medi”; Roma combatté, con varia fortuna, contro Parti e Persiani; e così l’Impero Romano d’Oriente. Il mondo, alla fine, è piccolo; e un’altra volta si racconto di Democede in Persia e delle navi persiane a Crotone.

 Seconda e importantissima considerazione: I Medi e Persiani erano zoroastriani, seguaci della religione di quello che noi chiamiamo Zaratustra, con l’idea di due entità pari tra loro e in conflitto perenne: il Bene e il Male; ne derivò, in versione cristiana, l’interpretazione di Mani, prete cristiano ma persiano, donde il manicheismo, che, in varie forme, continuò come eresia, poi il catarismo, poi il protestantesimo: per capirci, guardate un bel film americano degli anni 1960, e vedrete cosa sono i buoni bravi belli pettinati puliti, e i cattivi brutti disordinati e sconfitti. Non so se è chiaro cos’è il manicheismo; il quale, come ripeto, viene dall’Iran; e con esso i vari fanatismi antidemocratici e democratici.

 Quando l’Impero persiano, già in decadenza, venne sconfitto e conquistato dagli Arabi (anni 642-4), divenne musulmano; ma di un islam sciita, che conserva sostanziali elementi della tradizione iranica: l’idea di Bene e Male; e una gerarchia sacerdotale. Ecco a che serve sapere la storia: a capire che la Repubblica Islamica non è che la versione attuale del Regno dei Medi, con un potere centrale forte (vi dovrei raccontare di Deioce, che da giudice divenne re assoluto: toh!) e gli ayatollah, che sono molto simili agli antichi magi; sì, i Magi, proprio loro. Ma guarda tu!

 E veniamo alla geografia. L’Iran, molto vasto, confina con Pakistan, Afghanistan, Stati ex sovietici dell’Asia Centrale, Stati ex sovietici del Caucaso, Iraq, Siria, Turchia; e con il Mar Caspio e il Golfo Persico. Ed è vicino a Russia, Cina, Stati arabi e Stato d’Israele. Ha diversi alleati tra gli sciiti e simili, tra cui Houti ed Hezbollah in Libano.

 In Libano ci sono soldati italiani che, ha fatto capire giusto ieri Tajani, non stanno lì a pettinare bambole; e, aggiungo io, se attaccati da chiunque non dico possono, ma DEVONO rispondere secondo tutte le regole dell’arte militare: tutte. Ma l’articolo 11… tranquilli, c’è sempre il 52! Ah, siamo anche nel Mar Rosso.

 Secondo il mio modestissimo parere, l’Iran è, dai tempi del suddetto Deioce, una gatta non facile da pelare; anzi sarebbe bene evitare tale operazione. E, a proposito di Zaratustra e del Bene e Male, dove sta scritto che lo Stato d’Israele può bombardare la Siria e le ambasciate altrui?

 Nota finale. Continuo a scrivere Stato d’Israele, soprattutto oggi che è domenica; e quelli che andranno a Messa e sentiranno parlare di “Israele”, è utile sappiano trattarsi di una purissima omonimia con significato simbolico, e senza nessun riferimento e alla religione israelitica e a Tel Aviv e Gaza.

Ulderico Nisticò