Morti? No, assassinati.


 I morti di Cutro sono stati uccisi, e non dal mare e dal vento, ma dagli scafisti, o più esattamente pirati. Sono pirati, e vanno trattati come tali, cioè catturati, e, senza arrampicamenti sugli specchi e giochini di legulei, tenuti in galera a vita; così gli passa il vizio di farsi pagare 10.000 dollari a testa dagli affamati. E spero cogliate l’evidente contraddizione.

 Catturare… attenti alle parole: non fermare o arrestare, come si fa con presunti colpevoli, ma che siano cittadini italiani o di qualche Stato riconosciuto; catturare i pirati e trattarli da nemici quali sono moralmente ed effettivamente, e, attenti, lo sono giuridicamente, e sono senza presunti diritti. Tanto, mica hanno documenti…

 I clandestini non devono partire. Attenti, ora lo dice, molto esplicitamente ed esattamente con queste parole, la Meloni, e lo avete sentito tutti; io, senza aspettare altrui notizie, lo scrissi e dissi da moltissimo tempo, e senza mai giri di parole: semplicemente, non devono partire.

 Gli scafisti pirati, per partire, devono disporre di basi; e di natanti, anche se spesso sono delle carrette. Ebbene, se partono da un luogo qualsiasi, questo luogo va individuato e bloccato; se vi trovano dei natanti, vanno distrutti. Se i pirati e trafficanti non sono d’accordo… beh, succede.

 Il Congresso di Vienna del 1815… già, proprio il sempre deprecato Congresso di Vienna vietò la tratta degli schiavi africani. Lo presero sul serio, e navi europee e americane stroncarono il traffico, distruggendo fisicamente le fortezze in cui i mercanti arabi, dopo averli comprati dai capi tribù, vendevano gli schiavi ai bianchi. Interessante precedente, vero?

 Volete esempi più recenti? La lotta alla pirateria nell’Oceano Indiano. Un’operazione di cui, intelligentemente, non si parla: e va benissimo così.

 Chi può fare qualcosa del genere? La bella statuina Ursula, con il suo “raddoppiare gli sforzi”, vorrebbe compiere il miracolo matematico di raddoppiare lo zero! Questa è l’azione dell’Europa: zero. Che ci sta a fare, costei? Che ci sta fare, l’Europa?

 L’Italia dispone dei mezzi necessari. Per fare ciò, deve denunziare (termine diplomatico per dire strappare a pezzettini) gli accordi di Dublino; e pretendere dall’Europa un’assunzione di responsabilità effettuale; o, se l’Europa tergiversa, come farà sicuramente, dichiarare l’intenzione di fare da sé e a mani libere.

 O preferite che il mare ci restituisca altre decine di cadaveri? O volete arricchire gli scafisti e le bande di delinquenti stranieri e anche nostrani? O a qualcuno servono i nuovi schiavi da tenere alla fame e nelle baracche?

 Serve anche una politica per l’Africa e l’Asia, ovvio; e fare di tutto per aiutare quei popoli; di tutto, tranne che l’immigrazione, “governata” o selvatica che sia. Non devono partire.

Ulderico Nisticò