Paradossi… perché studiare?


A voi che passate il tempo sui libri, che fate della cultura un grimaldello per farvi valere in questa società, lasciate ogni speranza perché non è questa la giusta strada. Se volete fare carriera, se volete fare i soldi, se volete il successo e la fama, posate immediatamente i libri e, faccia tosta, fatevi amici importanti.

Ricordate Poletti e le sue partite a calcetto? ecco, quella è la strada maestra. Non so, vi scegliete un direttore di banca, un presidente di regione, un onorevole, un manager di una multinazionale, e la squadra è fatta. E se proprio non sapete giocare a calcetto, potete sempre intortare un primario di qualche ospedale importante o magari un bel cardinale. Così, tutte le porte si apriranno, champagne, caviale e soldi a catinelle come se piovesse a Roma.

Tutti vi elogeranno e qualcuno penserà di candidarvi nei partiti che contano per la visibilità che avete raggiunto. Che pacchia! e tutto senza sapere cos’è una frazione o un’analisi grammaticale. Dovete vincere facile, come direbbe la pubblicità. Quindi, ignoranti di successo, rimboccatevi le maniche, affilate la lingua, portate le borse e tutto sarà idilliaco.

Gianni Ianni Palarchio (Blog)


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