Parlamento europeo e ius condendum


Secondo lo ius conditum (le attuali e scritte leggi e normative), il Parlamento europeo conta quanto il due di coppe quando la briscola è a spade. Può solo… parlare!
I motivi sono due: quello formale, è che così sta scritto in iure condito, chiacchiere a parte.
Quello reale, quello importante è la pessima qualità politica dei parlamentari europei, finora ottenuti con le seguenti indicazioni dei partiti:

– qualche esponente importante, di quelli che, solitamente, a Strasburgo vanno solo per tenere un discorso da far uscire sui giornali;
– i più, vecchi tromboni e trombati alle elezioni nazionali, regionali e comunali;
– politicanti da sistemare con lautissimo immeritato stipendio.

Cos’è invece, nella storia dei popoli, lo ius condendum? Ce lo insegnano Aristotele, Polibio, Tito Livio, Tacito, il Vico: le istituzioni possono divenire da deboli potenti come gli efori a Sparta e i tribuni a Roma, o da potenti deboli come l’Areopago ad Atene; e posso continuare per molte pagine.

Il Parlamento europeo, che oggi non conta nulla, può divenire importante e potente sono a condizione di smettere di usarlo come cimitero degli elefanti o parcheggio di pensionati, e candidarvi ed eleggere persone forti e decise e dotate di idee e capaci di farsi sentire, con o senza iure condito. A scrivere qualcosa, si fa sempre in tempo, e spesso è meglio non farlo. Nella realtà effettuale, il potere non è quello scritto su fogli di carta, il potere, come la parola dice, è di chi può; di chi ha la forza per proporre e imporre.

Finora, il parere del pincopalla fallito in Calabria e riposante a Strasburgo non valeva niente perché non valeva niente la persona (politicamente parlando, s’intende!!!); se le persone varranno, saranno valenti, il Parlamento europeo varrà e conterà davvero. Ius condendum.

Da un parlamento radicalmente rinnovato può anche nascere un’Europa nuova: questa che c’è – e lo ammettono anche i più ingenui o più furbetti europeisti – questa che c’è, non va.
Stando ai sondaggi di oggi, la Lega per le europee è al 33%; ed eleggerebbe 27 deputati, il gruppo più numeroso. La palla è a Salvini!

La Lega, e anche i 5stelle, possono essere determinanti, se non commetteranno errori esiziali come:

– accogliere e riciclare gente fallita di partiti falliti: vi ricordate la misera sorte del MSI quando divenne Alleanza Nazionale e tutti i peggiori reggicoda DC e PSI si scoprirono camerati duri e puri?
– andare a cercare professoroni, cantanti, calciatori, giudici e predicatrici, tutta gente rispettabilissima, che però politicamente è nulla, anzi fa danno: vi ricordate la stagione della “società civile”?
– dare spazio ad apparati e più o meno genuini dirigenti: vi ricordate la Prima repubblica?

Ulderico Nisticò


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