Con le sue continue partecipazioni a collettive sfama il suo desiderio di crescita e confronto con gli altri artisti
Continua il “peregrinare artistico-culturale”, intriso di soddisfazioni, di Angela Loprete, pittrice girifalcese, trapiantata a Roccelletta di Borgia, in provincia di Catanzaro, che, dopo avere lasciato il segno con le sue pennellate e i suoi colori a Belvedere Marittimo, nella sua bella Calabria, in occasione del Primo Premio di Pittura organizzato dall’associazione culturale Libellum, ha raggiunto la capitale per partecipare in questi giorni alla quarta edizione di Castello di C’Arte, promossa a Montelibretti, piccolo paese a Nord di Roma, dall’associazione culturale Free Club. Poi l’attenderà a Otranto, in agosto, il Premio Levante 2015 organizzato dall’associazione artistico-culturale Accademia della Nike. Tanti appuntamenti. Tante “condivisione artistiche” che arricchiscono la Loprete, consentendole di crescere e perfezionarsi, e che le regalano sempre soddisfazioni. L’ultima è arrivata con la terza edizione del Premio Hellas 2015. Una collettiva d’arte internazionale (pittura, scultura, fotografia e grafica), organizzata nel capoluogo della Tessaglia, Larisa, dall’associazione artistico-culturale Accademia della Nike, presso la sede comunale “Mylos tou Pappa”. E’ in questo evento d’arte che, fra tanti artisti provenienti da diverse parti del mondo, la pittrice calabrese è stata premiata con la statuetta in pietra leccese, raffigurante la civetta simbolo della Grecia, per le opere, oli su tele, “Vivere” (120×80) e “Gelosia per te” (60×70), ricevendo la recensione di Vincenzo Abati, critico e storico dell’arte, già docente di storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Un ennesimo riconoscimento che arriva dall’altra parte del Mediterraneo, che conferma non solo la validità dei dipinti della pittrice calabrese, ma anche la capacità della sua arte di raggiungere l’animo dell’osservatore che si lascia trasportare piacevolmente dai mondi nati nell’immaginazione dall’artista: natura floreale e soggetti umani e animali che, coi loro colori “luminosi” e “voluttuosi”, destano, secondo il critico Abati, una “sorpresa emozionante ricca di intensità e di stupore”.
Con le partecipazioni a eventi artistici in Italia e all’estero, la Loprete mira al confronto con artisti emergenti e professionisti già affermati per potere approfondire la sua esperienza di innamorata dell’arte. Un’arte, che secondo Angela, come scriveva Pablo Picasso, “scuote la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”. Un’arte che parla di bellezza, sapere e solidarietà. E che quindi si tramuta in veicolo di messaggi profondi e spesso diventa trampolino per fare del bene. Come è accaduto di recente. Con i fondi raccolti durante l’ultima sua mostra, allestita a Catanzaro presso il Bar degli Artisti, nella Scuola Arte Danza, sono stati acquistati degli apparecchi sanitari che, con la collaborazione dell’associazione “Spazi… e Note di conversazione”, presieduta da Angela Palaia, sono stati donati al reparto di ematoncologia pediatrica dell’azienda ospedaliera Pugliese – Ciaccio.
Dunque, quella della pittrice girifalcese è un’arte non fine a se stessa. Ma protesa all’altro. Predisposta al dialogo con l’osservatore e allo scambio di idee e di visioni con altri artisti per dare spazio all’approfondimento creativo ed esprimere al meglio e condividere, utilizzando sapientemente i colori e le tecniche, la bellezza della pratica pittorica. “Sono consapevole che le mete raggiunte – ha affermato la Loprete – sono solo una tappa da dove ricominciare il mio cammino in cui, anche mediante le manifestazioni artistico – culturali alle quali partecipo, intendo aprirmi al mondo e costruire rapporti con artisti di varie provenienze, per confrontarmi con il loro vissuto e i risultati delle loro differenti indagini, con l’obiettivo di garantire una proposta artistica eloquente e di qualità”.