Progetto sulla cinematografia all’Istituto comprensivo Tommaso Campanella di Badolato


Presso l’Istituto comprensivo “Tommaso Campanella” di Badolato, guidato dalla Dirigente Susanna Mustari, si è appena concluso un interessante progetto che ha visto coinvolti i ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Il progetto in questione, “LA GROTTA DEI PICCOLI – LABORATORI DI CINEMA PER LA SCUOLA” è stato proposto dall’Associazione Culturale La Guarimba International Film Festival e finanziato dal bando “Cinema e Immagini per la Scuola”, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione.

“La Guarimba – spiega il direttore artistico Giulio Vita – è un progetto di innovazione culturale in Calabria fondato nel 2013, che usa la cultura come un veicolo per promuovere valori di democrazia partecipativa e propone progetti educativi per avvicinare le persone al linguaggio del cinema”. In concreto, il progetto si è strutturato in una serie di laboratori con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni all’arte della narrazione attraverso il cinema di animazione. “L’idea principale del progetto didattico – riferisce Gabriele Tangerini, responsabile scientifico delle attività – è quello di proporre agli studenti coinvolti una piattaforma di apprendimento, con l’obiettivo di sviluppare la loro creatività”.

Cinque gli appuntamenti, con cadenza settimanale. Nel primo incontro i ragazzi hanno realizzato una storia e definito i personaggi; nel secondo si è passati alla pre-produzione; il terzo è stato dedicato alla produzione e animazione; il quarto è stato dedicato alla post-produzione (montaggio + sound design); il quinto giorno si conclude con proiezione del film e dibattito. Responsabili del progetto, Valeria Weerasinghe (tutor dei laboratori), Gabriele Tangerini (responsabile scientifico), Giulio Vita (direzione artistica) e Simone Colistra (produzione e logistica). I ragazzi, organizzati in gruppi, hanno prodotto brevi cortometraggi basati su storie e personaggi inventati da loro stessi.

Dopo aver ideato le storie, scritto le sceneggiature, costruito le scenografie e i personaggi anche con materiali di riciclo, hanno animato il tutto servendosi di un’app e di un tablet. Successivamente hanno inserito le musiche e il doppiaggio, titoli e hanno presentato i prodotti finali. Tutti i corti sono stati proiettati durante l’ultimo incontro e i ragazzi stessi hanno votato il corto più gradito tranne, ovviamente, il loro proprio prodotto. In ogni caso non ci sono stati dei veri e propri vincitori: tutti i ragazzi hanno ricevuto in dono una maglietta della Guarimba.

Gli alunni che hanno partecipato si sono detti entusiasti delle attività svolte con il progetto. “E’ stato bello lavorare in gruppo – sostiene una studentessa – all’inizio avevo difficoltà a dire la mia opinione ma poi mi sono liberata”. “Ora capisco come fanno i cartoni animati – esclama un altro alunno – e capisco tutto il lavoro che c’è dietro”. “La parte più divertente è stata quella in cui abbiamo doppiato con le nostre voci” riferiscono altri. Tutti, comunque, ripeterebbero l’esperienza. Anche i referenti del progetto sono molto soddisfatti: “Abbiamo trovato grande apertura da parte della dirigente scolastica, dott. ssa Susanna Mustari, la quale ha fin da subito sostenuto e apprezzato le finalità del progetto” asserisce Gabriele Tangerini.

“L’arte cinematografica – ha ribadito la Mustari – è un’arte nobile, con grandi potenzialità espressive e comunicative. Avvicinare i ragazzi a questa attività ha un alto valore didattico: vuol dire fornire ai giovani uno strumento in più per potersi esprimere, superando la timidezza, le insicurezze caratteriali e la chiusura emotiva. In un’ottica di inclusione questo per noi vuol dire tanto. L’Italia ha una importante tradizione cinematografica e, chissà, magari da progetti come questo potranno crescere i nuovi artisti e registi del futuro, perché – come sosteneva Dante – “poca favilla gran fiamma seconda”.