Promette 25mila euro a un consigliere di maggioranza in cambio delle sue dimissioni, due arresti


Istigazione alla corruzione. Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica e ad un decreto di sequestro preventivo d’urgenza di 25.000 euro nei confronti di un consigliere comunale di minoranza e di un suo sostenitore, ritenuti responsabili del reato di istigazione alla corruzione.

Le misure cautelari odierne costituiscono l’epilogo di una attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, retta da Emanuele Crescenti, e condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Gioia Tauro, che ha permesso di documentare reiterati tentativi di istigazione alla corruzione perpetrati sia direttamente dal consigliere indagato che per il tramite del terzo, nell’ambito di un disegno finalizzato ad influenzare l’onesta e leale volontà di esponenti politici della fazione opposta, anche attraverso la consegna della somma di 25.000 euro in contante.

Il procedimento è nelle fasi preliminari e gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. In particolare, allo stato delle indagini e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità, dagli accertamenti svolti è emersa la volontà del consigliere comunale di far decadere l’attuale amministrazione entro il 20, termine perentorio entro il quale viene effettuata la ricognizione dei Comuni nei quali occorrerà procedere alle elezioni dei nuovi organi elettivi con la prossima tornata elettorale di giugno.

Per raggiungere tale obiettivo, il consigliere destinatario dell’odierno provvedimento avrebbe indebitamente promesso 25.000 euro ad un altro consigliere comunale di maggioranza di un Comune della Piana di Gioia Tauro in cambio delle sue dimissioni.