Psicologi a scuola: una necessità urgente per affrontare l’emergenza salute mentale


Francesco Pungitore, giornalista e docente: “Dobbiamo rispondere all’aumento del disagio psicologico tra gli adolescenti”

In un contesto di crescente disagio psicologico tra gli adolescenti italiani, dovuto in parte alla pandemia, l’Italia rimane l’unico Paese europeo senza uno psicologo come parte integrante del sistema scolastico. Abbiamo intervistato Francesco Pungitore, giornalista professionista e docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione, che, da tempo, sostiene la necessità urgente di introdurre questa figura professionale nelle scuole italiane.

Qual è la situazione attuale riguardo alla salute mentale degli adolescenti italiani?
La situazione attuale è preoccupante. La pandemia ha accentuato il disagio psicologico tra gli adolescenti italiani, con un crescente bisogno di supporto per la salute mentale nelle scuole. L’Italia è l’unico Paese europeo a non avere uno psicologo come parte integrante del sistema scolastico, il che rende la situazione ancora più urgente.

Quali sono i principali fattori che contribuiscono al malessere psicologico tra i giovani italiani?
Cito una ricerca chiamata “Io come sto” e realizzata da Ires Emilia-Romagna e Alta Scuola Spi-Cgil per conto di Spi-Cgil Nazionale, Rete degli Studenti Medi, Unione degli Universitari, e in particolare curata da Davide Dazzi e Assunta Ingenito (Ricercatori Ires Emilia-Romagna). L’indagine ha identificato tre cause principali del malessere psicologico: la pandemia, che è stata citata dall’88% dei giovani; le liti familiari, menzionate dall’87%; e la scuola stessa, indicata dall’84%. Questi fattori, combinati con l’assenza di supporto psicologico adeguato, stanno portando a un aumento dei disturbi d’ansia, depressione e altri problemi di salute mentale tra gli adolescenti italiani.

Quali benefici potrebbero derivare, secondo lei, dall’introduzione di psicologi scolastici?
L’introduzione di psicologi scolastici rappresenterebbe un importante passo avanti nella lotta contro i problemi di salute mentale tra gli adolescenti. Questi professionisti potrebbero fornire supporto costante, quotidiano e di qualità per gli studenti, contribuendo a creare un ambiente-aula più sano e inclusivo. Inoltre, gli psicologi scolastici potrebbero lavorare in collaborazione con insegnanti, genitori e altri professionisti del settore per identificare e affrontare tempestivamente i primi sintomi di disagio, riducendo il rischio di complicazioni a lungo termine.

Qual è il ruolo delle famiglie, delle scuole e del sistema sanitario nel sostenere la salute mentale degli adolescenti?
Il coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e del sistema sanitario nel sostegno alla salute mentale degli adolescenti è fondamentale per garantire il loro benessere e successo accademico. L’approvazione di un disegno di legge per l’introduzione di presidi psicologici nelle scuole e università italiane, già proposto dall’Unione degli Universitari (Udu) e dalla Rete degli Studenti Medi, sarebbe un passo significativo verso il riconoscimento e la tutela della salute mentale come diritto fondamentale per tutti gli studenti.

In conclusione, qual è il suo messaggio per i decisori politici riguardo all’introduzione di psicologi scolastici in Italia?
L’attuale emergenza sanitaria legata ai disturbi neuropsichici tra gli adolescenti italiani richiede un intervento rapido ed efficace. L’introduzione di psicologi stabili, come figure quotidiane di riferimento, nelle scuole italiane è una proposta concreta che potrebbe contribuire a migliorare significativamente la situazione, offrendo un supporto adeguato e tempestivo ai giovani in difficoltà e garantendo un futuro migliore per le nuove generazioni. Invito i decisori politici a prendere in seria considerazione questa proposta e ad agire per il bene dei nostri giovani e della società nel suo complesso.