Nel corso della scorsa settimana i militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Vibo Valentia, impegnati in attività di vigilanza lungo la costa vibonese, hanno accertato ancora abusi lungo la costa del Comune di Ricadi.
Nuovamente in località Grotticelle i militari della Guardia Costiera hanno accertato la costruzione di una struttura artigianale sorretta da pali in legno e copertura con stuoie in cannucciata, proprio nell’area restituita alla pubblica fruizione tramite un’azione sinergica delle Amministrazioni Statali.
La struttura, realizzata senza alcun tipo di certificazione dal punto di vista urbanistico o edilizio e carente di qualsivoglia autorizzazione paesaggistica e ambientale, tra l’altro sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale, è stata immediatamente posta sotto sequestro penale.
Il proprietario è stato denunciato alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia per i reati di cui all’art. 54 e 55 del codice navigazione per aver realizzato nuove opere entro la zona dei trenta metri dal confine con il demanio, per violazione dell’art. 734 del codice penale per deturpamento di bellezze naturali e per violazione del decreto legislativo n. 42/2004 in materia di tutela dei beni paesaggistici.
L’intervento condotto dai militari della Guardia Costiera, in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica attraverso il sostituto procuratore Ciro Luca Lotoro, ha consentito l’accertamento dell’ennesimo reato commesso ai danni dell’ambiente costiero in una area di altissimo pregio paesaggistico ed altamente frequentata nel corso della stagione balneare.
Quest’ultimo evento è un ulteriore importante tassello in un territorio difficile, dove l’Autorità Giudiziaria, proprio tramite il Procuratore della Repubblica Camillo Falvo, sta mettendo campo ogni utile risorsa in materia ambientale e di tutela del territorio al fine di accertare e reprimere tutte quelle condotte indiscriminate e senza scrupoli da parte dei ”nemici” dell’ambiente