Feste, farina e forca, sono le tre effe che secondo la leggenda popolare, il Re Francesco Ferdinando II di Borbone (Franceschiello) dichiarava consentissero di governare bene un popolo.
Nessuna novità, a ben pensarci: i Romani con il loro “panem et circenses” di Giovenale lo avevano anticipato. E novità neanche oggi, quando non ci sono i Romani imperialisti, né i Borbone “paternalisti”!
Non esiste infatti alcun problema per la sopravvivenza e l’attualità delle tre effe: lo dimostrano le feste dell’estate e le notti bianche, rosa, gialle, verdi, piccanti, del peperoncino, del sole, della luna, del mare, della montagna, della stella alpina e del cavalluccio marino!
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Oggi, il trend di un buon sindaco e della sua giunta sembrerebbe quello di inventare e organizzare l’effimero. Il vuoto assoluto. Il nulla. La baldoria. La ricorrenza senza ricorrenza. Il tripudio del senza motivo.
Il metodo è sempre uguale: si diramano proclami, si raccolgono tanti bla bla bla, si sprecano tempo ed energie che potrebbero essere incanalate verso qualcosa di utile, si accontenta questo e quello smanioso di qualche momento di popolarità, e il gioco è fatto. Complice anche la stagione mite e i bei panorami che nelle città turistiche certamente aiutano.
Molti parteciperanno, molti gironzoleranno, molti ciondoleranno, si venderanno gelati e birre, ci sarà un po’ di affluenza nei bar e ristoranti, ma finisce qui.
Chi fugge questi eventi, continuerà a fuggirli. Chi li trova inutili, non ci sarà, chi è contrario, altrettanto. Chi è disgustato dalla politica, continuerà ad esserlo. Chi non va a votare, non voterà.
Attenzione: non sono pochi!
Nessun effetto, naturalmente, per chi non ha il lavoro, per le famiglie in difficoltà, per gli anziani soli, per i trasporti inesistenti, per i negozi che chiudono.
Per i giovani senza alcuna prospettiva, che, ahinoi, ancora si beano del “ni facimu certi bagniiiiiiii!!!” e, giuggioloni, ancora in Settembre, giocano ogni giorno a pallone sulla battigia, invece di pensare e agire per trovare un’attività o una qualsiasi occupazione!
Siamo impopolari se scriviamo così? Sì, probabilmente. Ma lo scriviamo lo stesso!
Ancora attenzione: il tessuto della città è composto dalle tipologie descritte, non soltanto da chi si immerge negli “eventi”! E’ bene che gli amanti delle tre effe lo ricordino bene! E magari facciano qualche piccola riflessione, tanto per allargare lo sguardo… Soprattutto coloro che hanno responsabilità, ammesso che sentano di averle!
Per una persona che partecipa, quante ce ne sono che non lo fanno? Di chi è Soverato? Chi la vive, chi la irrobustisce, chi paga le tasse, chi lavora, chi riflette, chi la ama, chi ha buon senso, chi la rispetta…? Tanti, tantissimi, non soltanto chi passeggia nelle notti!
Mai dimenticarlo.
Poi, ovvio, tanti si divertiranno, tanti si svagheranno, qualcuno tirerà la volata all’amministrazione, qualcun altro, “leggermente” allineato, informerà che è stato un gran successo, e il bla bla bla sarà dilagante!
Gli attori protagonisti sono già alle linee di partenza e pronti per lo spettacolo dell’effimero: la vanità trionfa nelle tante primedonne che siamo e saremo costretti a subire!
Conclusa la notte bianca, rosa, gialla, verde, piccante, del peperoncino, del sole, della luna, del mare, della montagna, della stella alpina e del cavalluccio marino, tutto naturalmente sarà rimasto come prima!
Proviamo a fare una classifica:
i debiti spaventosi del Comune
il Piano di riequilibrio presentato e sempre rimandato al mittente per le moltissime lacune e criticità
la mancanza permanente di risorse
la scuola “che non c’è” di Soverato Superiore
la stazione ferroviaria chiusa e dimenticata
l’acquedotto colabrodo e la carenza idrica
il piano spiaggia inesistente
una stagione turistica sempre brevissima
le strade disastrate e rabberciate alla meglio
i rifiuti in ogni dove e la raccolta differenziata permanentemente a venire
tutte le vie cittadine sporche e mal tenute
le palme morenti e il verde nell’incuria assoluta
Impressionante, vero? Ovviamente, le “ultime posizioni” non sono affatto ultime, è soltanto per comodità di lettura.
Però siamo contenti: ci sono le tre effe, e “le notti”, che ci ripagano di tutto.
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Anche i nostri amministratori, ottimi sostenitori delle tre effe, agiscono e lavorano per esse, anzi per “effe”, passateci il gioco di parole!
Partecipano festosi alla presentazione di panchine e di squadre di calcio, sempre “credendo fortemente”, “plaudendo all’iniziativa”, “patrocinando, rilanciando e condividendo”, e con sussiegoso contegno si danno molto da fare rilasciando interviste e dichiarazioni sul nulla.
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Sappiamo pure che c’è un avviso ai cittadini e una Delibera di Giunta del 9 Settembre dove “si ritiene di voler promuovere l’azione sulla mobilità sostenibile, etc, etc, “ e “ si suggerisce alla collettività di utilizzare la bicicletta per spostarsi in città e per andare al lavoro”. Naturalmente è nato un “Gruppo di Lavoro per l’istituzione dell’ Ufficio di Mobilità Ciclabile”.
Probabilmente al Comune pensano di vivere a Copenaghen: 390 km di piste ciclabili e il 40% della popolazione che usa le biciclette come regolare mezzo di spostamento!
Forse non sanno che là, le bici sono gratuite per tutti, si prelevano e si riconsegnano nelle rastrelliere posizionate ovunque, e nessun lucchetto, nessuna catena, nessun furto.
Il “suggerimento”, pertanto, è campato in aria, non esistendo le strade (che si chiamano piste ciclabili), i necessari servizi e l’indispensabile sicurezza per il ciclista, prima tra tutte la sua incolumità personale.
L’invito, o “suggerimento”, inoltre, a nostra modestissima opinione, non dovrebbe essere neanche troppo diffuso, non esistendo al pari la necessaria sicurezza per i pedoni, giacché è purtroppo prassi comune che le bici transitino su tutti i marciapiedi, sulla via Marina, sulla strada dell’ippocampo, sfrecciando tra adulti e bambini ignari del pericolo.
Però lo spot è lanciato e ha un suo fascino, lo ammettiamo. Bravissimi! Qualcuno si suggestionerà!
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Informazioni su altro, su altro veramente essenziale e determinante, zero!
Comunicazioni sostanziali, nessuna, solo spot e feste!
Accontentatevi così, o stolti!
Sembra essere questa l’intenzione e l’interazione nei confronti del “popolo”!
Soverato langue, ma non lo comprendono o, peggio, fingono di non comprenderlo!
Piccoli epigoni dei Borbone, ci fanno trastullare con le due effe della festa e della farina, mentre la “forca” la gestiscono loro ed è l’amaro destino della nostra Città!