Spaventoso incidente in Friuli, tre morti tra cui un camionista calabrese


E’ di tre morti e due feriti il bilancio di un incidente stradale avvenuto nel Pordenonese. Nello scontro sono stati coinvolti un camion per il trasporto della ghiaia, un’ambulanza e un Suv.

Lo schianto si è verificato lungo la strada regionale 177 Cimpello-Sequals. Le vittime sono una volontaria della Croce Rossa, una paziente a bordo del mezzo di soccorso e l’autista del camion.

 Secondo una prima ricostruzione, l’incidente potrebbe essere stato causato da un sorpasso azzardato in un tratto di carreggiata contrassegnato dalla linea continua. Il sinistro è avvenuto a breve distanza dallo svincolo di Pordenone in un tratto rettilineo e ha coinvolto tre mezzi, tra cui un camion per il trasporto ghiaia che si è ribaltato ed è finito in una scarpata.

L’autista è morto all’istante. Gli altri due mezzi coinvolti sono un’ambulanza della Croce Rossa della sezione di Maniago (Pordenone) e un Suv.

 A bordo dell’ambulanza c’era una paziente dializzata che doveva essere trasferita e che è deceduta nell’impatto. Morta anche un’operatrice della CRI, mentre un collega è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine ed è ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva.

Il conducente del Suv è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone e non risulta in pericolo di vita. Al momento non risulterebbero altre persone coinvolte, il cui numero, dunque, in un bilancio finale dell’incidente sarebbe di tre morti e due feriti, di cui uno grave.

L’autotrasportatore deceduto nell’incidente era al suo primo giorno di lavoro. Lo ha riferito ai giornalisti, una volta giunto sul posto, il titolare dell’azienda di autotrasporto con sede in provincia di Pordenone che aveva ingaggiato l’uomo. Il camionista si chiamava Pierantonio Petrocca, aveva 52 anni originario della Calabria, aveva prelevato il mezzo a Oderzo (Treviso) e si stava recando a Valvasone Arzene per un carico di ghiaia. Al momento dell’impatto era dunque ancora vuoto. Secondo una ricostruzione, il mezzo pesante potrebbe essere uscito di strada, finendo nella scarpata sottostante, nel tentativo di evitare l’impatto con gli altri due mezzi.