Spendere 700.000.000 €


 Un chiarimento: i 700 in parola sono dei fondi 2014-20. Domanda: com’è che una cifra del genere non è stata spesa in sei anni?

 Mettiamo le mani avanti: Roberto Occhiuto è presidente della Regione dall’ottobre 2021, quindi la colpa è dei suoi predecessori, soprattutto Oliverio e Viscomi; però non esclusi Santelli e Spirlì. Occhiuto ha molto accelerato la spesa, ma i 700 restano da spendere, ed entro la notte di san Silvestro; se no, l’Europa se li ripiglia, e li manda in Danimarca.

 Com’è pensabile che una terra povera com’è la Calabria abbia soldi da spendere e non li spenda? Ma perché, detto in generale, ricchi si nasce; e chi è abituato alle ristrettezze, ha una mentalità ristretta, senza fantasia, senza creatività, e soprattutto senza coraggio. Si contenta dello stipendio; anzi, il prima possibile, della pensione. Questa è la situazione della Calabria da quando c’è la Regione, cioè dal 1970. I politici calabresi, e peggio i passacarte, sono “come il villano quando rozzo e salvatico s’inurba”, cioè hanno compiuto un salto sociale ed esistenziale enorme, rispetto al modestissimo punto di partenza, e non dispongono di fantasia a parte il 27 del mese; e ragionano solo in termini di assunzioni di qualche amico e parente. Esempio evidentissimo: l’assenza, dal 1970, di ogni politica culturale. Cultura, dico, non piagnistei retribuiti.

 E gli elettori? Hanno la stessissima mentalità piccina, e il massimo cui aspirano è che il politicante di turno possa fare un favore personale. E votano a battaglioni affiancati.

 A tutt’oggi, dopo due anni, comincio però a farmi un’opinione diversa su Occhiuto, il quale, a netta differenza di tutti gli altri, è DECISIONISTA; e lo mostra con la sanità, medici cubani compresi; e altro, tra cui il repulisti degli ex consorzi di bonifica.

 Speriamo che, con lo stesso decisionismo, salvi i 700 milioni. Per quello che è di sua competenza diretta, metta velocemente mano agli altri fondi di qualsiasi natura.

 Lo deve fare Occhiuto in prima persona; lo dovrebbero fare gli assessori e consiglieri di maggioranza, persone che, con qualche rara eccezione, non sentiamo mai nemmeno nominare; lo stesso per quelli di minoranza. Minoranza: dire opposizione sarebbe una parola sproporzionata alla realtà dei fatti!

 E l’opinione pubblica? Che dicono i giornali e le tv? E quando mai aprono bocca gli intellettualoni sempre in prima linea a lacrimare segue cena? Quando mai hanno proposto qualcosa? Proporre, non le solite utopie, un’attività in cui la Calabria eccelle dai tempi di Pitagora! Proporre cose fattibili durante la vita umana degli attualmente calabresi, non dei pronipoti dei pronipoti dei discendenti più tardi. “et nati natorum et qui nascentur ab illis”. Ammesso ce ne saranno, con la denatalità che corre in Calabria peggio che altrove.

 “Giusti son due, e non vi sono intesi”; in Calabria ce n’è uno solo (non faccio nome!), ma non mi sta a sentire nessuno. Pazienza.

 Intanto, spendiamo i 700.000.000 arretrati, prima che finiscano in Slovacchia o Finlandia.

Ulderico Nisticò