Sulla povertà in Calabria dati drammatici, crescono i “nuovi poveri”


I dati sulla povertà diffusi oggi dall’Istat sono per il Codacons “drammatici” e dimostrano come le misure di sostegno ai redditi introdotte nel nostro paese si siano rivelate fallimentari.
I livelli di povertà registrati nel 2022 in Italia sono i più alti degli ultimi anni.

Si trovano in condizione di “povertà assoluta” più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale da 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente.

L’incidenza di povertà relativa si attesta al 10,9% poco meno di 3 milioni di famiglie.
In Calabria, poi, la soglia di povertà assoluta è cresciuta in maniera vertiginosa.

L’Istituto di statistica certifica che in Calabria nel 2021 doveva considerarsi in povertà assoluta una coppia (senza figli) che avesse una disponibilità mensile di 907,25 euro.

Nel 2022 questa soglia si è alzata fino a 1.001,83 euro mensili.
Mentre per una famiglia composta da tre persone la soglia di povertà è di 1.813,23 euro mensili.

Numeri cresciuti abnormemente non solo a causa dell’impatto del Covid, ma anche per il fallimento di misure di contrasto alla povertà introdotte dagli ultimi governi e la mancanza di un salario minimo che, per poter sopravvivere, finisce per creare nuovi schiavi disposti ad accettare qualsiasi condizione.

Il caro-bollette, l’inflazione alle stelle e l’escalation dei carburanti stanno producendo una erosione dei redditi delle famiglie e una perdita di potere d’acquisto, spingendo verso la soglia della povertà un numero enorme di cittadini che non riesce più ad affrontare le spese quotidiane.

Il Governo deve intervenire e deve farlo subito, bloccando la crescita di prezzi al dettaglio e tariffe e ricorrendo a misure straordinarie in considerazione dello stato di grave emergenza economica.