Tornare in Calabria per le feste costa carissimo. Sempre che si trovi un posto


Ogni anno la Federconsumatori regionale monitora l’andamento dei costi dei biglietti ferroviari ed aerei per giungere in Calabria in prossimità delle feste e come ogni anno si perpetua il valzer dei prezzi, degli aumenti e la caccia al biglietto più conveniente.

I calabresi di ritorno per le festività natalizie sono sempre tanti e se il carovita ha ridotto all’essenziale la pendolarità Nord-Sud, si fa il possibile per non rinunciare a trascorrere il Natale in famiglia.

Sarà così per migliaia di studenti universitari, lavoratori e corregionali residenti nelle più importanti città del Nord. A quale prezzo e condizioni è quanto ha approfondito l’associazione nella sua periodica indagine sul caro-viaggi.

Nell’indagine sono state prese a riferimento le offerte di viaggio della principale società di gestione del trasporto ferroviario, Trenitalia, atteso che, le proposte di viaggio del gestore concorrente Italo, per il giorno 22 e 23 dicembre e parte del 21 risultavano esaurite.

La simulazione dell’acquisto del titolo di viaggio Trenitalia è stata effettuata nella data del 10 novembre e ripetuta a distanza di una settimana, il 17 novembre quando, nel volgere di pochi giorni, l’offerta si è drasticamente ridotta.

Dall’esame delle proposte di viaggio, a più di un mese dal Natale, emergeva che rientrare in Calabria in treno l’anti vigilia di Natale era davvero impossibile a meno che si optava per le sole soluzioni rimaste di regionali ed intercity con una media di 16/17 ore di viaggio per giungere a Lamezia o Reggio Calabria dalle più lontane Città.

LE PROPOSTE PER IL 23 DICEMBRE
Il monitoraggio di Federconsumatori Calabria ha preso in esame le offerte di viaggio da Roma, Firenze, Bologna, Genova, Torino e Milano verso Lamezia Terme Centrale e Reggio Calabria nei giorni in cui è più alta la domanda: il 21, il 22 ed il 23 dicembre atteso che, per molte famiglie, lavoratori e studenti, le vacanze natalizie hanno inizio proprio in quei giorni per concludersi subito dopo l’Epifania.

A più di un mese dal Natale, verso la Calabria risultava disponibile solo il 22% dell’offerta complessiva ma su treni lenti in combinazione di regionali e intercity e tempi di viaggio biblici di oltre 16 -17 ore.

Per sabato 23 dicembre verso Lamezia Terme Centrale rimanevano disponibili solo 11 proposte di viaggio su 60, pari a poco più del 18% della capacità di offerta giornaliera dalle Città monitorate. Lo stesso giorno, per Reggio Calabria, rimanevano disponibili solo 16 proposte di viaggio su 60, poco più del 26% dell’offerta complessiva della giornata.

Complessivamente, fra le 27 soluzioni di viaggio, sulle 120 a regime per la giornata, rimaneva una sola offerta Freccia da Roma per Reggio Calabria, mentre le restanti 26 soluzioni risultavano combinazioni con treni regionali, Intercity o IC notte con tempi di viaggio sino a 16,3 ore per un Torino/Lamezia o 17,47 per un Milano/Reggio Calabria.

Maggiore disponibilità e prezzi più contenuti nei giorni precedenti il 21 dicembre o nella settimana del Capodanno.

PER IL 21 E 22 POCHISSIME SOLUZIONI
Poche soluzioni di viaggio per quanti invece prenotavano la partenza nei giorni 21 o 22 dicembre per Lamezia. Disponibile ancora qualche Freccia ma a prezzi elevati (vedi Tabella A): 128 euro da Roma, 265 euro da Firenze, 286,90 da Bologna, 349,90 euro da Genova, 350 euro da Torino, 337 euro da Milano.

Altrettanto elevate le proposte Freccia per Reggio Calabria (vedi Tabella B): 245 euro da Roma, 265 euro da Firenze, 306,90 da Bologna, 239,50 da Genova, 381 euro da Torino, 357 euro da Milano.

UNA FAMIGLIA SPENDE FINO A 1300 EURO
Per una famiglia composta da 2 adulti ed un bambino arrivare in Calabria da Milano Centrale verso Lamezia Terme o Reggio Calabria, alla data del 17 novembre, per il giorno 23 dicembre era impossibile prenotare in quanto tutto esaurito.

Partire invece il 22 dicembre comportava la scelta fra le 2 sole offerte di viaggio per un costo minimo familiare di 352,50 euro per Lamezia T.C. (partenza ore 6.35 combinazione intercity-freccia in 8h e 48m) e per Reggio Calabria 281,38 euro (con Intercity, 2 cambi e 17h e 47 m di viaggio) oppure, con le Frecce: 842,50 euro per Lamezia T. C. (in 8h e 22m con 1 cambio) e 892,50 euro per Reggio Calabria (in 9h e 49 m con 1 cambio).

Se al costo del viaggio di una famiglia con partenza in Freccia da Milano per Lamezia al costo di 842,50 euro (per il 22 dicembre) si dovesse ora aggiungere il prezzo medio del ritorno di 512,50 per la domenica del 7 gennaio 2024 quando si registrano i prezzi più alti, si arriverebbe a spendere sino a 1.354,50 euro A/R.

Tanto, da costo di un giro intercontinentale! Tanto da raccomandare di tenersi alla larga, quando possibile, dai giorni di massima domanda.

IANNELLO, FEDERCONSUMATORI: “SIAMO ALLE SOLITE”
“Siamo alle solite, anzi peggio. Già a metà novembre – spiega Mimma Iannello, Presidente Federconsumatori Calabria – non si trovano proposte di viaggio nei giorni in cui la domanda di viaggio è più alta. Se da un lato potremmo pensare che molti viaggiatori hanno imparato ad organizzare in tempo la partenza e magari approfittando delle offerte, dall’altra non si può pensare a quanti per svariate ragioni non possono prenotare con così tanto anticipo considerato che un viaggio impegna le famiglie anche dal punto di vista economico. Sia in aereo che in treno”.

“Siamo in presenza – prosegue – di costi davvero esagerati ed in una fase post emergenza sanitaria e senza logiche comprensibili degli aumenti registrati e con viaggiatori sballottati a distanza di giorni su un’altalena di prezzi. In questi mesi abbiamo assistito alla denuncia all’Autorità dei Trasporti del costo dei viaggiare verso le Isole e della necessità di comprendere gli algoritmi che definiscono le dinamiche dei prezzi nei periodi festivi ed estivi. Una nostra rivendicazione sacrosanta ma non ancora esaustiva dei problemi del trasporto pubblico verso l’intero Sud”.

Per Iannello “Vanno messi sotto i riflettori anche i costi dei biglietti aerei e ferroviari per la Calabria e le dinamiche che spingono verso piani tariffari divenuti socialmente insostenibili considerato che, in molti casi, il costo pieno delle frecce, dal Nord verso la Calabria, senza scontistica, è equiparabile al valore medio di proposte di volo seppure, per queste ultime si arriva ad offerte massime fuori dall’immaginabile”.

“La variabilità dei prezzi che caratterizza l’offerta dei voli e di Trenitalia – aggiunge – è incomprensibile e limita il diritto al viaggio. Abbiamo monitorato il costo di una stessa Freccia Milano-Lamezia nei 5 sabati antecedenti il Natale. Ebbene, il costo del biglietto ha registrato una variabilità da montagne russe: dai 104,90 euro del 25 novembre, agli 82,90 euro del 2 dicembre, ai 76,90 euro del 9 dicembre, agli 89,90 euro del 16 dicembre sino al picco dei 330 euro del 23 dicembre. Davvero tanto”.

“Siamo alla quadruplicazione del prezzo minimo caricato tutto sulla fascia della domanda delle feste! Così – sbotta la presidente di Federconsumatori – è depredare i passeggeri in una fase di estrema vulnerabilità sociale, privarli della possibilità di dedicare parte dei loro tempo e dei loro risparmi per altre spese in un momento in cui, con non pochi sacrifici, le famiglie si ricompongono nelle loro case di origine.”

Secondo la numero uno dei consumatori, “Il controllo e la vigilanza sulle tariffe e sulle pratiche adottate dai gestori per determinarle, è un tema di giustizia da cui discende il diritto alla mobilità interregionale dei cittadini e su cui dov’essere concentrata un’attenta riflessione delle istituzioni e delle Autorità preposte. Ancor più se si considera che con questi prezzi è a rischio anche la competitività di un’intera regione visti i pacchetti turistici che a minor prezzo rispetto ad un viaggio dal Nord verso la Calabria, portano in giro per mezzo mondo compreso i costi di viaggio, vitto e alloggio”.

“Viaggiare in condizioni confortevoli – evidenzia ancora – non può perciò essere un privilegio per pochi. Non tutti gli studenti o i lavoratori residenti al Nord possono permettersi sino a 380 euro di Frecce per la sola partenza per non invecchiare su un treno intercity. Non tutte le famiglie possono spendere sino a circa 900 euro di biglietti di sola partenza in Freccia per evitare al loro bambino viaggi di 17 ore su un intercity notte. Non tutti possono sopportare i costi dei biglietti aerei altrettanto elevati ma che ci mostrano un’inedita concorrenza al rialzo frecce/aereo”.

“Si meditasse su questo, sul diritto alla mobilità e su come renderlo esigibile, equo e con standard di maggiore qualità, efficienza e sostenibilità, da Nord a Sud e per ogni tasca considerato che c’è di mezzo una società di trasporto nazionale a partecipazione statale. Sarebbe il miglior regalo di Natale per quanti tornano a caro prezzo nella propria terra. Per tutto questo, Federconsumatori Calabria invierà una “letterina natalizia” alle Autorità dei Trasporti”, conclude Iannello.