Il Gup del Tribunale di Vibo Valentia ha condannato a 30 anni di reclusione Gaetano Muller, di 19 anni, accusato dell’omicidio del cugino Bruno Lazzaro, di 29, avvenuto, al culmine di una colluttazione, il 4 marzo del 2018 in località “Fago Savini” di Sorianello.
Alla base dell’omicidio questioni di natura passionale. Sia Muller che la vittima, infatti, avevano intrattenuto una relazione con una ragazza minorenne, figlia di un esponente di spicco della criminalità locale. In particolare, la giovane aveva frequentato dapprima Muller per poi lasciarlo e, dopo un po’ di tempo, allacciare una relazione con Lazzaro. Quest’ultimo venne colpito con un oggetto appuntito all’addome e fu soccorso dallo stesso cugino, che lo portò a casa della ragazza. Muller confessò l’omicidio, specificando però di essere stato aggredito dal cugino e di averlo colpito solo per difendersi. Versione, questa, smentita dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
La pubblica accusa, nel corso del processo, ha chiesto la condanna di Muller a 30 anni. La difesa aveva puntato a far cadere le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi e a far riconoscere all’imputato l’attenuante della provocazione. Richieste che non sono state accolte dal Gup.