“USB Scuola Cosenza: l’arte della diffamazione per non restare marginali nel panorama sindacale e scolastico”


In merito all’ articolo pubblicato su “lacchite” il 4 maggio u.s. dal titolo “Usb Scuola denuncia: “Personale Ata discriminato da presidi decisionisti e sindacati complici”,  la struttura regionale ANP Calabria, a tutela della categoria dei Dirigenti scolastici in generale e come sindacato “serio e responsabile”,  ritiene che il contenuto dell’articolo summenzionato non può considerarsi espressione di libertà di pensiero ma rappresenta indubbiamente elemento di una condotta illecita e diffamatoria poiché del tutto infondato sia sotto il profilo materiale, per carenza della concreta realizzazione dei fatti descritti nell’articolo in questione, sia sotto il profilo probatorio sul quale si deve necessariamente fondare la descrizione dei fatti enarrati prima della loro divulgazione per mezzo stampa, affinché possano costituire legittima espressione della libera opinione dell’autore.

Ne consegue che il suddetto articolo, poiché carente dei necessari elementi sopra menzionati, si limita a cagionare un danno ingiusto alla categoria dei Dirigenti scolastici.

In relazione alla rappresentazione dei fatti descritti nell’articolo in questione, con evidente parzialità della USB Scuola Cosenza, occorrono alcune precisazioni e considerazioni necessarie e doverose:

a) È alquanto presuntuoso da parte dell’USB Scuola Cosenza,  sindacato con una rappresentatività alquanto marginale nel panorama sindacale e scolastico italiano, pretendere di impartire lezioni di “normativa scolastica” a Dirigenti scolastici che ne sono adeguatamente edotti in virtù di uno studio approfondito e che, nello svolgimento della loro attività professionale, osservano scrupolosamente le leggi ed i regolamenti vigenti, garantendo la massima trasparenza e correttezza nel trattamento dei lavoratori scolastici in ogni loro atto dirigenziale;

b) Le dichiarazioni riportate nell’articolo dell’USB Scuola Cosenza non trovano alcun riscontro fattuale e probatorio poiché, a differenza da quanto sostenuto dall’autore, non risulta che i Dirigenti scolastici tirati in ballo abbiano emesso alcun atto formale che abbia potuto pregiudicare i diritti dei lavoratori, ma hanno sempre operato nel rispetto delle disposizioni contrattuali e delle indicazioni ministeriali.

c) È alquanto palese, per quanto argomentato, che l’USB Scuola Cosenza, alla disperata ricerca di visibilità mediatica, ha tentato di inventare “un caso” fondato su accuse false e diffamatorie che certamente non qualificano e tanto meno nobilitano l’azione di un’associazione sindacale degna di tale nome.

L’autore dell’articolo e l’USB Scuola Cosenza fanno finta di ignorare, o forse effettivamente ignorano, che il Personale ATA che a partire dal 16 aprile ha sottoscritto un nuovo contratto di supplenza breve, per poter esercitare il  “diritto di proroga” previsto dal D.L. Coesione, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile 2024, e al fine di evitare il depennamento dalle Graduatorie di Istituto in cui risulta inserito, deve formalizzare l’abbandono delle supplenza breve sottoscritta a partire dal 16 aprile ed accettare il “nuovo incarico” a tempo determinato,  ai sensi dell’articolo 21, comma 4-bis.2, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 112, fino al 15 giugno 2024.
Orbene, in relazione alla normativa sopra menzionata, non risulta che il Personale ATA, in servizio presso le Istituzioni scolastiche dei Dirigenti scolastici della regione Calabria in generale e della provincia di Cosenza in particolare abbia ricevuto alcun provvedimento dirigenziale con il quale sia stato impedito l’esercizio, nei modi previsti dalla normativa vigente, del loro “diritto di proroga” come previsto dal D.L. Coesione citato ovvero che abbia determinato il depennamento di detto personale dalle Graduatorie di Istituto; piuttosto i Dirigenti scolastici della provincia di Cosenza, come tutti gli altri, hanno garantito il buon funzionamento della pubblica amministrazione e la tutela dei diritti dei lavoratori, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Tanto premesso, la struttura regionale dell’ANP Calabria diffida formalmente l’USB Scuola Cosenza e la redazione del giornale on line “Iacchite” a rimuovere l’articolo sopra menzionato, pubblicato in data 4 maggio u.s.  ovvero a rettificarlo in modo imparziale evitando simili divulgazioni con l’espresso avvertimento che, in mancanza, si adiranno le vie legali al fine di ottenere congruo risarcimento danni, parametrato al danno di immagine subito dai Dirigenti scolastici della regione Calabria ed in particolare della provincia di Cosenza.

Il Presidente
Struttura regionale ANP Calabria
Domenico A. Servello