253 euro, e rotti


 Tale è la bolletta della luce pervenutami stamani via internet. La ditta è… XXX: tanto, YYY o ZZZ, sarebbe lo stesso. E nemmeno posso sperare in un errore di stampa o di calcolo, se, pubblicata la notizia in Facebook, subito qualcun altro mi ha scritto che la sua, di bolletta, è 252; e un altro qualcosa in più.

 Stiamo parlando di banalissimi consumi familiari, mica di macchinari elettrici. Com’è che la mia bolletta, in due mesi, è rincarata di 100 (cento) euro? E se io decidessi di rimanere al buio, la bolletta sarebbe sensibilmente meno cara?

 Pare di no, e se andiamo a studiare le voci la cui somma fa 253, vediamo che l’illuminarsi o vivere nelle tenebre incidono ben poco, e tutto il resto sono le cose più strane; esempio l’IVA, che funziona così: più alta è la spesa, più alta l’IVA è. E l’IVA non la paga XXX, la pago io. E attenti che l’IVA è una tassa uguale per tutti, per chiunque accenda una lampadina: sia esso un morto di fame, sia il nababbo di Lahore! Eccetera.

 Attenti: se Draghi, colto da un raptus di pietà, decidesse di mandarmi metà del costo, ovvero 126 e spiccioli, sapete quale sarebbe il risultato? Avete indovinato: la ditta XXX, se viene a sapere che Draghi mi aiuta con 126 €… beh, 126 più, 126 meno, ecco che XXX aumenterebbe non di 100 ma di 200 e 300. A XXX non interessa se pago io o paga Draghi: basta che incassi.

 Se mai, la soluzione è l’opposto: abbassare il prezzo, cominciando da tasse e IVA varie. E se tasse si devono pagare, ma le paghi la ditta XXX, con divieto assoluto di scaricarle sui clienti.

 E se per caso la ditta XXX ha sede in Olanda o Lussemburgo o altri posti per furbi, farla finita con queste leggi a favore dei magliari, e con l’intera UE che li mantiene.

 A proposito: alla faccia delle auto elettriche! Ahahahahahahaah. Se la benzina, a Soverato, è a 1.860 all’automatico, quanto costa se un disgraziato deve fare il pieno a una colonnina elettrica… o peggio alla luce di casa?

 Intanto, non si sa come produrre l’energia. Il nucleare, no; le pale, no; il fotovoltaico, no; i termovalorizzatori, no; il petrolio, no; il carbone, no… C’è sempre qualche poeta che dice di no, e siccome anche il poeta vota, un politicante gli dà retta.

 Una propostine, così vediamo che gli antinucleari sono in buona fede o no. La propostina è smettere di comprare energia da Francia, Svizzera e Slovenia, che hanno le centrali atomiche.

 Oppure, fuori con idee intelligenti per produrre energia… che ne so, a pedali?

Ulderico Nisticò