Continua l’emergenza cinghiali in Calabria.
Poco nella nostra amata regione è rimasto da tutelare, le migliori energie emigrano, le medie e piccole industrie sono pressochè inesistenti, rimane quel poco di indotto legato al mare ed all’agricoltura. Appunto per questo sorprende l’inerzia delle istituzioni nella gestione dell’emergenza cinghiali. Quel poco di piccola e microeconomia agricola sta per gettare la spugna, il flagello delle incursioni degli ungulati continua.
I nostri contadini, gli appassionati, i piccoli imprenditori agricoli sono ormai stremati ed inermi di fronte ai danni che gli animali nelle loro scorrerie notturne infliggono al lavoro e sacrificio quotidiano. I terreni saranno sempre di più abbandonati e di conseguenza soggetti a dissesto idrogeologico, incendi e desertificazione, perché nessuno fa qualcosa ?. Regione Calabria dove sei ?.
Sarebbe così difficile lasciare aperta la caccia per tutto l’anno almeno nelle zone vocate all’agricoltura e nei pressi dei centri abitati in modo che fosse da deterrente per l’insediamento della specie e perlomeno li portasse a ritornare nei loro interni territori naturali.
L’Onorevole Wanda Ferro ha cercato di fare qualcosa, e gli altri .? Spero la Regione Calabria adotti qualche iniziativa prima che sia troppo tardi ed invito i cittadini a scrivere e protestare nella speranza che qualcuno si ricordi ogni tanto dei problemi della gente e non delle chiacchiere nei salotti della politica.
M. G.