Cuba, 1962; Ursula 2022


 Nel 1959, la rivoluzione nazionalpopolare di Fidel Castro spazzò via da Cuba il dittatore Batista, fantoccio degli USA. Questi, per chi non lo sapesse, nel 1898 avevano fatto guerra alla Spagna, togliendole le Filippine e Portorico, e creando uno Stato a Cuba, tranne la zona di Guantanámo, che occupano tuttora, con le note detenzioni e torture. Cuba era un luogo di spasso e corruzione.

 La rivoluzione di Fidel suonò dunque sfida al potere di Washington sulle Americhe, e gettò Cuba nelle braccia dell’Unione Sovietica di Kruscev. Kennedy, allora presidente USA, organizzò un colpo di mano di spacciati per democratici, che sbarcarono nella Baia dei porci, subendo una cocente sconfitta. Da allora Fidel divenne mezzo comunista; fornì spesso, e non gratis, truppe per le avventure sovietiche in climi tropicali; e intanto si dichiarò disposto ad accogliere nel suo territorio dei missili.

 Gli USA di Kennedy minacciarono la guerra, se l’URSS avesse collocato degli ordigni a così breve distanza dagli USA. Si trovò poi un accordo con, ufficialmente, rinuncia dell’URSS ad armare Cuba, e ritiro di missili americani dalla Turchia. Se ci furono anche accordi segreti, lo possiamo solo sospettare.

 Perché vado rispolverando cose di quando io frequentavo la II media? Perché la distanza tra Cuba e la Florida è più o meno la stessa che da Mosca all’Ucraina, se l’Ucraina entrasse nella NATO. Non so se sono stato chiaro.

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 Ora chiediamoci: a che serve, l’Unione Europea? E, in particolare, a che serve Ursula? C’è una mezza guerra… non proprio “nel cuore” come va ripetendo Draghi, ma certo in Europa. Ebbene, la presidente dell’Europa, Ursula, non sta dando il benché minimo segno di vita, se non pistolotti retorici. È decisamente la donna sbagliata al posto sbagliato. E gli altri della commissione e di tutti gli altri pletorici consessi europei, maschietti e femminucce, che ci stanno a fare? Come si guadagnano il salario, tutt’altro che poco?

 L’Europa si rivela proprio ora quello che è, un’associazione, del resto precaria e in discordia, con finalità… stavo quasi per scrivere con finalità economiche, ma non è vero: solo con finalità finanziarie, solo per far sopravvivere, a tutti i costi umani possibili, una moneta di carta. Sul piano dell’economia, cioè della produzione e distribuzione di beni e servizi, l’Europa Unita è un palese fallimento.

 Sul piano politico, semplicemente non esiste. Non esiste, perché le Ursule e gli altri non hanno una mentalità politica, ma solo studi a memoria da secchioni di finanza; e, ripeto, scarsissima idea anche di economia. Non hanno mentalità politica perché ignorano la geografia, e figuratevi la geopolitica; e, da bravi sopravvissuti dell’illuminismo, non solo ignorano la storia, ma pensano che l’intera storia umana sia iniziata nel 1945. Che ne sanno loro, dell’Ucraina scitica, varega, ortodossa, cosacca, polacca, russa? Putin lo sa, e spinge le sue conoscenze dal Medioevo fino al 2022.

 E ve l’immaginate, Ursula, al comando di un esercito europeo? Oh, mica perché è donna: donne furono Isabella di Castiglia, Elisabetta Tudor, l’imperatrice Maria Teresa, la zarina Caterina, la Thatcher, la Merkel… Ma non avevano studiato da passacarte, e non erano le belle statuine!

 E c’è di peggio, ed è che la Francia e la Germania fanno la loro politica estera nei confronti della Russia, e nemmeno informano l’Europa, giustamente ritenendo che non ne capirebbe niente.

 Anche l’Italia, nel suo piccolo, gioca di coda, a scanso di restare senza gas. Ed è qui che si dimostra l’incapacità politica dell’UE: aver messo le proprie sorti energetiche in mano alla Russia, e solo per calcoli di euro, e senza la minima visione strategica.

 Insomma, a che serve, l’Europa?

Ulderico Nisticò