Forte scossa di terremoto in Marocco, il bilancio provvisorio è di 300 morti



Forte scossa di terremoto alle 22.45 di ieri sera in Marocco. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una magnitudo del 6.8. L’epicentro è stato localizzato a 72 chilometri a sudest della città di Marrakech, a una profondità di 10 chilometri.

Le linee telefoniche e collegamenti internet si sono interrotti, e gran parte della città è ancora al buio. Le prime immagini mostrano muri crollati e danni nella medina, persone in fuga e crepe anche in alcune strade. Il bilancio ufficiale è di almeno 300 morti.

L’epicentro del sisma, di magnitudo 6,8 secondo l’Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma 7.0 per l’Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest della città di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime.

Lì una’intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata. La scossa è stata sentita lungo tutta la dorsale dell’Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall’altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat.

Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi, che sono però sembrati molti di più. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est.

In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull’Oceano Atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.

Il centralino dell’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno sabato mattina.