I difensori della “famiglia naturale” scendono in piazza contro la legge Cirinnà


sentinelleAnche a Lamezia, “Le sentinelle in piedi” sono scese in piazza contro la legge Cirinnà. I difensori della famiglia tradizionale si sono dati appuntamento in piazzetta San Domenico per manifestare contro la proposta di legge sulle unioni civili. E nelle prossime settimane, la protesta coinvolgerà molte altre piazze italiane, da nord a sud.
Nonostante il crescente ostruzionismo in aula, il governo ha annunciato più volte l’intenzione di approvare il ddl sulle cosiddette “unioni civili” entro il 15 ottobre. La stessa senatrice Monica Cirinnà ha affermato che il testo costituisce “un passo iniziale verso lo scardinamento, che già esiste nella nostra società, della famiglia tradizionale fondata su un uomo e una donna”.
Fortemente contrarie le “Sentinelle in piedi”, una resistenza formata da persone che vegliano su quanto accade nella società. Secondo il movimento, “si tratta di un provvedimento che equipara le unioni tra persone dello stesso sesso al matrimonio e apre alla pratica abominevole dell’utero in affitto. Questo testo –scrivono in una nota- prevede che uno dei due partner dell’unione possa adottare il figlio biologico dell’altro, privando così il bambino dei suoi legami con chi lo ha generato. A tutto questo- si legge- abbiamo detto no più volte nelle piazze, siamo diventati testimoni nelle nostre case, sui luoghi di lavoro, incontrando, risvegliando altri cuori sopiti e generando un’amicizia laica aperta a ogni persona che voglia seguire la voce della coscienza e non soccombere a questo programma ideologico contro l’uomo. Questo contagio di amicizia ha contribuito alla formazione di un popolo che lo scorso 20 giugno, a Roma, in occasione della grande mobilitazione organizzata dal “Comitato difendiamo i nostri figli”, ha portato un milione di persone in piazza per difendere la famiglia e il cuore stesso dell’uomo. Mentre auspichiamo una nuova, grande, mobilitazione di popolo, non smettiamo di vegliare nelle piazze di tutta Italia, non smettiamo di resistere (…). La famiglia è troppo importante per stare a guardare mentre viene distrutta”.
sentinelle in piedi“Anche a Lamezia, le Sentinelle hanno manifestato il loro dissenso verso i disegni di legge Scalfatotto, Cirinnà e Fedeli- afferma uno degli esponenti, Salvatore Cittadino- Per dare risposta alle lobby LGTB che minano l’istituzione della famiglia, confondendola con altre forme egoistiche, come le unioni civili, la teoria gender presente in questi provvedimenti. Per finire con il reato di omofobia, un cocktail velenoso che distrugge la bellezza naturale dell’uomo. Le sentinelle hanno fatto una contestazione rispettosa. Hanno manifestato in silenzio, solo il sottofondo della musica di Branduardi ha accompagnato la veglia. Le sentinelle hanno letto e pregato, perché nessuno uccida la bellezza dell’uomo, la straordinaria bellezza della famiglia. Solo nella famiglia si può gustare l’amore materno e paterno. Ogni forma di famiglia fuori dal contesto naturale, è pregna di lussuria ed egoismo”.
Sulla stessa linea è la petizione lanciata in rete da CitizenGO, in collaborazione con le associazioni Age, Agesc, Giuristi per la Vita, Movimento per la Vita, Pro Vita, e Voglio la mamma(http://www.citizengo.org/it/25365-stop-immediato-alla-legge-cirinna).
Questi gruppi di opinione si sono mobilitati per chiedere al Parlamento italiano di non approvare il progetto di legge che prevede l’ equiparazione di fatto dell’unione omosessuale alla famiglia naturale fondata sul matrimonio.
“Tutto questo – scrivono- mentre a distanza di 7 mesi dalla sua approvazione in legge di stabilità non si riesce ancora ad assicurare il bonus di 1000 euro previsto per le famiglie con almeno 4 figli che dispongono di un reddito inferiore agli 8.500 euro. Il progetto di legge Cirinnà rischia di dare una definitiva spallata culturale e valoriale alla famiglia naturale, tutelata dalla Costituzione”.

Antonella Mongiardo


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