Incidente ferroviario in Calabria, il camion sarebbe rimasto bloccato sui binari


I corpi delle due vittime sono stati portati via dal luogo dell’incidente ferroviario questa mattina alle quattro. Le operazioni, che si sono svolte sotto la supervisione della Polizia scientifica, sono state rese particolarmente difficili dalle condizioni dei mezzi coinvolti, che hanno preso fuoco dopo l’impatto, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri in Thurio a Corigliano Rossano. Le vittime sono la capotreno Maria Pansini, di 61 anni, residente a Catanzaro, e l’autista del camion, Hannaqui Said, 24 anni, di origine marocchina.

La Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo affidato al sostituto procuratore Veronica Rizzaro. Sequestrata tutta l’area interessata e i mezzi coinvolti. È stata inoltre recuperata ed è in mano agli inquirenti la scatola nera del treno regionale coinvolto nell’incidente. Sul posto sono presenti gli uomini del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, costituito da personale particolarmente addestrato. L’obiettivo è quello di ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.

Secondo le prime ipotesi, il camion sarebbe rimasto bloccato sui binari del passaggio a livello, che era regolarmente funzionante (secondo le tesi di Rfi). Said, che conosceva bene il posto perché da tempo svolgeva le mansioni di autista per un’azienda di trasporti, avrebbe tentato di attraversare il passaggio a livello nonostante il segnale rosso o le barre erano aperte? È questa risposta che si tenta di dare al dramma.

Secondo quanto emerso dai primi rilievi effettuati nell’immediatezza dei fatti, non si sarebbe registrato alcun segnale di allarme e il treno regionale avrebbe avuto così il via libera. Inoltre, il conducente del camion, con tutta probabilità, avrebbe fatto manovra all’interno dell’area del passaggio a livello, buttando giù anche un pezzo di muro di contenimento.

Le indagini sono ancora in corso e non è esclusa alcuna ipotesi. L’incidente ha suscitato grande commozione nella comunità locale. La capotreno Pansini era molto conosciuta e stimata per la sua professionalità e disponibilità. Lascia una figlia che opera anche lei nel settore dei trasporti. Da quel che emerge, la vittima ha visto la morte in faccia, i soccorritori l’hanno trovata con le mani sul volto. L’autista Said era un ragazzo giovane e pieno di vita. Lascia i genitori e i fratelli in Marocco.