Legittimo il diniego degli atti sequestrati nel concorso a preside del 2011?


concorsoE’ possibile avere accesso ad atti sequestrati dalla magistratura? Se lo chiedono alcuni candidati risultati “non idonei” al concorso a preside del 2011, i quali tempo fa hanno chiesto all’ Ufficio scolastico regionale di poter visionare  i compiti di colleghi bocciati alle prove scritte. Ma si sono visti negare l’accesso perché, a detta del responsabile del procedimento amministrativo, “la documentazione richiesta è stata sequestrata dall’ autorità giudiziaria”.

La stessa risposta, giorni fa, è stata data dall’ Usr ad una candidata che aveva richiesto dieci elaborati di vincitori di concorso. Dunque, allo stato attuale, tutte le prove scritte del concorso a preside del 2011 sono in mano all’ autorità giudiziaria.

Qualcuno si chiede se sia possibile o meno accedere ad atti sequestrati. Su questo argomento abbiamo chiesto lumi all’ avvocato Massimo Zicarelli.

“I richiedenti, in questo momento, non possono avere accesso alle prove scritte se queste risultano sequestrate dall’ autorità giudiziaria”. Il penalista cita, in proposito, un parere espresso nel 2008 dalla presidenza del consiglio dei ministri, su istanza di cittadini.

“Nel documento pubblicato dalla Commissione per l’ accesso ai documenti amministrativi- spiega il legale- si legge testualmente che “nel caso in cui gli atti oggetto dell’ istanza di accesso siano stati trasmessi al giudice penale e acquisiti da quest’ ultimo con provvedimento di sequestro, è legittimo il diniego di accesso, trattandosi di circostanza idonea ad ingenerare in capo all’ amministrazione uno specifico obbligo di segretezza”.

Abbiamo domandato ad uno degli interessati come mai lui ed altri suoi colleghi volessero visionare gli elaborati dei bocciati agli scritti. “Per fare dei raffronti con i promossi –risponde- e poter, eventualmente, difendere i nostri interessi in sede penale. Ma, a questo punto, confidiamo nell’ autorità giudiziaria che ha in mano tutta la documentazione, affinché faccia piena luce sulla vicenda”.

In particolare, il docente riferisce di una presunta “anomalia” riscontrata in diversi compiti di vincitori di concorso.  “Si tratta di una stranezza – dice- che tempo fa abbiamo notato in molti compiti di neopresidi, scelti a caso. Una stranezza che non ci risulta abbiano scritto coloro che sono stati bocciati alle prove scritte. Ecco da cosa nascono le nostre perplessità verso questo “segno” , che ha tutta l’ aria di essere un segno di riconoscimento“.  “Su questo aspetto- afferma l’ avvocato Zicarelli- si andrà fino in fondo”.

“A mio parere- afferma l’ avvocato Pasquale Italiano, legale di una candidata bocciata agli orali-quando i giudici vaglieranno le prove che i candidati hanno addotto, non potranno che piombare su questo chiacchierato concorso, portandone alla luce tutte le illegalità, sia nelle prove scritte che in quelle orali, senza guardare in faccia nessuno. Speriamo che la giustizia trionfi”.

Antonella Mongiardo


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