L’eliminazione della Tasi per gli inquilini penalizza gli affitti e i proprietari – locatori


confediliziaA fronte del recente annuncio del ministro Padoan dell’intenzione del governo di eliminare la Tasi sull’abitazione principale, anche per i detentori degli immobili, Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia, ha definito la misura inaccettabile se non completata con altri approfondimenti. Lo stesso Presidente ha in particolare precisato che in assenza di ulteriori specificazioni, l’eliminazione della Tasi sull’abitazione principale anche per i detentori degli immobili si risolverebbe in un aumento di imposizione sui proprietari che affittano. In caso di locazione, infatti, la Tasi è a carico sia del proprietario – locatore (fra il 70 e il 90 per cento, secondo quanto stabilito dal singolo Comune) sia dell’inquilino (il restante 10 -3 0 per cento). Perché l’imposta non venga tolta agli inquilini per spostarla sui proprietari-locatori, è quindi necessario che non ci si limiti ad eliminare la quota a carico dei detentori, ma si provveda altresì a ridurre in via generale il tributo per gli immobili locati.
Dello stesso avviso è pure Sandro Scoppa, Presidente di Confedilizia Catanzaro, per il quale «il Governo dovrà chiarire che la Tasi non verrà caricata sulle spalle dei soli proprietari, altrimenti si tratterà di una tassa in meno per alcuni e una in più per altri. Inoltre, con riguardo alla situazione di Catanzaro, l’eventuale abolizione della Tasi limitata alla quota corrisposta dai detentori sarà destinata a comprimere ulteriormente il mercato delle locazioni che è già in crisi. È inoltre necessario affrontare il problema della tassazione degli affitti, che rappresentano un volano di sviluppo per l’economia, e svolgono in molti casi una funzione sociale, ma che sono stati particolarmente penalizzati con l’introduzione di IMU e Tasi».


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