Miti ideali idee ideologie chiacchiere


Ci fu un tempo, un lungo tempo, in cui gli uomini amarono e odiarono e vissero e morirono e uccisero per i loro miti, o almeno per degli ideali. Iniziò a Lipsia nel 1813, quando i Tedeschi sconfissero Napoleone per il solo mito della Patria germanica intesa come Io-Spirito contro il materialismo francese Non-io; e finì, in Europa, nel 1945; e terminò la storia. Ci fu poi un breve periodo di idee, per quanto vaghe e pallide; poi di arzigogolate ideologie. Oggi, siamo alla chiacchiere.

Il motivo della degenerazione è evidente: miti e ideali sono mossi da grandi pensieri, grandi parole, grandi esempi; e, per capirci in sintesi, facciamo solo dei nomi, e in ordine meramente alfabetico: Castro, Fichte, Gentile, Hegel, Hitler, Ho Ci Min, Lenin, Mao, Mussolini, Nietzsche, Juan ed Evita Peron, Stalin… Essi mossero la storia; e quando la storia si muove, sono sempre lacrime e sangue; ma questa è la sorte degli uomini, e in questo essi sono diversi dalle pecore.

Idee e ideologie conducono a ragionamenti, con qualche momento di fanatismo, e più spesso di tendenza al compromesso. La spia è palese, ed è un linguaggio confuso e indefinito, in cui le parole smarriscono ogni dignità, e possono voler dire di tutto, quindi niente. Per tornare al metodo esemplificativo di cui sopra, e restando, per brevità, alla sola Italia: Bergoglio (come persona; come papa, leggo eventuali documenti scritti), Berlusconi, Boldrini, Bonino, Conte, Cristallo, Gasparri, Meloni, Renzi, Salvini, Sartori, Veneziani, Zingaretti…

Ecco: per quelli di cui sopra, gli uomini andarono cantando a morire; per questi, nessuno andrebbe tossendo a farsi venire il benché minimo mal di testa. Che vi devo dire? Questo passa il convento.

Ora immagino che qualche anima bella vorrebbe rispondere che gli eroi del primo elenco fecero guerre eccetera, mentre la pace assicura il benessere. Ma voi li leggete, i giornali? Ma voi vedete la tv? Ma se è dal 2008 che ci informano essere iniziata la crisi economica, e nel 2020, dodici anni dopo, non ha trovato un rimedio nessun genio di economista con otto lauree ad Harvard e sette master a Yale!

Quindi non sono solo grigi e atoni e moralmente dubbi, sono anche ignoranti come suole di scarpe. Ignoranti con laurea, che è la specie peggiore.

Ulderico Nisticò