Non ci sono più i buoni e cattivi?


 Nelle ahimè lontana II media capitava a volte che il prof ritardasse, spesso non poco. Io, in qualità di primo della classe, ero incaricato di scrivere alla lavagna i nomi dei “cattivi”, onde ne prendesse atto, quando arrivava, il prof. Io seguivo questa regola: per i primi dieci minuti ero ligio al dovere, poi mi scrivevo tra i cattivi e andavo a fare chiasso con gli altri. Del resto (ma io lo sapevo da bambino) era stato lui a spiegarci, introducendo l’Iliade, che Greci e Troiani avevano entrambi torto, quindi entrambi ragione, donde un fatto di sangue di cui si parla tuttora.

 Secondo me, sta succedendo qualcosa del genere a proposito delle due guerre in corso: quella sul Don e quella in Palestina. Agli inizi di entrambe, era come nei miei suddetti dieci minuti: c’erano, sui giornali e in tv (come nel 1966 sulla mia lavagna), i buoni e i cattivi; i cattivi erano cattivissimi, e i buoni invece erano buonissimi e dolcissimi; soprattutto erano buonissimi gli Ucraini e lo Stato d’Israele. Oggi, a due anni dal Don e sette mesi di Terra Santa, quasi nessuno osa fare della retorica, e siamo arrivati, senza dirlo, alla tesi di cui sopra circa la Guerra di Troia, a proposito della quale siamo convinti che Priamo e Agamennone avevano torto e ragione al 50%, grosso modo.

 Sulla Palestina, c’era stato un conato di far credere la storia di quei luoghi… anzi la storia dell’Universo Mondo… sia iniziata il 7 ottobre 2023; e invece ormai anche il più pio e sognante filoisraeliano deve ammettere che tutto iniziò nel 1947, anzi nel 1917… e senza vagare nei millenni: ormai tutti, chi lo dice e chi non lo dice, pensano che il 7 ottobre è uno degli infiniti episodi di un conflitto continuo; i più istruiti sappiamo che Gaza c’era ai tempi della guerra tra Egitto e Ittiti, e che chi possiede Gaza possiede l’Asia. E tutti aspettiamo di vedere che farà l’Iran, dopo che si è trovato addosso un bombardamento non si sa perché. E l’Iran, quanto a cattivo, non è secondo a nessuno; però nemmeno primo!

 Anche la propaganda filoisraeliana, potentissima in ogni angolo della quotidianità e ad Hollywood, è decisamente in crisi dovunque, e persino in casa dello Stato d’Israele, anzi sotto casa di Netanyahu; e di fronte alle proteste, non regge più la solita accusa che non nomino se no in Facebook mi bannano per due secoli. E voglio sperare che i credenti e praticanti non caschino nell’equivoco tra Stato d’Israele e, in chiesa, Israele in quanto figura di Gesù Cristo!!! Si tratta di purissima omonimia, e lo sappiamo tutti.

 Piano piano, molti si chiedono se il confine tra Ucraina e Russia, in quanto Stati indipendenti, ci sia da milioni di anni qualmente fecero credere due anni or sono, e non, come è, solo dal repentino crollo dell’URSS, 1991. E chi conosce la storia sa che il solo Stato d’Europa i cui confini esterni non siamo mutati mai è la Spagna per via dei Pirenei: ma all’interno sono successi parecchi guai tutt’altro che finiti. Se fosse vero che i confini sono immutabili, in Italia ci sarebbero quelli del Congresso di Vienna, quindi anche il Principato di Massa e il Ducato di Lucca, Stati sovrani. Consultate una carta politica della Germania in pari data 1815 con i suoi 39 Stati, e vi metterete le mani nei capelli. Mi diceva una persona molto bene informata che in Germania di oggi vive che “la Prussia ormai è solo una parola da cartina storica”; ed è la Prussia, per secoli Potenza mondiale, mica Massa! I confini tra gli Stati cambiano; anzi, gli stessi Stati nascono e muoiono.

 Insomma, non ci sono più, nell’immaginario collettivo, i buoni e i cattivi, i santi e i dannati; e i buoni da approvare qualunque cosa facciano, massacri inclusi. E la pace si farà (provvisoria, ma forse si farà) quando tutti, ma proprio tutti, agiranno come me in II media: scrivevo Nisticò nella colonna dei cattivi, e aspettavo la punizione… sempre ammesso che arrivasse, il prof, il che non sempre avveniva!

Ulderico Nisticò