Più di 300 giorni chiuse. Quando riapriranno le sale da gioco


L’effetto pandemia ha colpito l’economia e i negozianti. Ha anche colpito i ristoratori e tutti i wedding planner. Nessun settore è rimasto intoccato dal Covid. Tanti hanno dovuto gettare la spugna, preferendo la chiusura definitiva all’incertezza. A Trento, 62 negozi hanno chiuso nel 2020, mentre a Roma hanno chiuso ben 11.000 imprese.

Tra negozi, bar e ristoranti, il numero delle chiusure in tutta Italia arriva a 90.000. Ma c’è un settore che sia le legislazioni che le statistiche si dimenticano. È quello dei casinò fisici, delle sale scommesse e della sale da gioco. Nonostante non sia nei titoli dei giornali, anche questa industria è stata colpita dal Covid.

Il 2020 è stato un anno di chiusure e aperture per tutti i settori. Come una montagna russa che cambiava ogni settimana, seguendo l’andamento incerto dei contagi. Anche i casinò e le sale da gioco e scommesse hanno seguito questo andamento.

Tutte hanno chiuso a marzo, appena la pandemia ha colpito l’Italia. Hanno poi riaperto a giugno, quando tutta la penisola ha provato a tornare alla normalità. Appena i numeri sono risaliti con l’arrivo dell’autunno, queste sale e stabilimenti hanno chiuso. E non hanno mai riaperto. Perchè? Perchè, secondo il governo, è impossibile prevenire il contagio in luoghi chiusi e con tanto traffico.

Tra marzo 2020 e aprile 2021, queste imprese sono state chiuse per il 67% del tempo, causando perdite sia per le 75mila imprese che per i suoi 150mila lavoratori. Ma il blocco del gioco legale non ha colpito solo le sale. Infatti, anche lo stato ne ha risentito. L’Erario calcola di aver perso 5 miliardi di profitti.

Mentre sia lo stato che l’industria perdono, il vincitore innegabile è il gioco illegale. Le forze dell’ordine hanno sequestrato più di 2mila apparecchi illegali e centinaia di agenzie scommesse illegali. In più, l’Agenzia Dogane e Monopoli ha trovato più di 300 siti illegali.

Insomma, con le chiusure perdono tutti. Proprio per questo, i casinò e le sale da gioco e scommesse riapriranno il 2 giugno. La data è stata confermata dal ministero dell’Economia e dal sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè durante un incontro con i rappresentanti dei casinò di Sanremo e Imperia. Ma il settore rimane cauto.

Scetticismo a parte, i casinò e le sale da gioco sono preoccupati per il coprifuoco, che per ora rimane alle 22. Infatti, questi stabilimenti rimangono aperti tutta la notte, con show, cocktail e cene per i propri giocatori. La conferma di questo coprifuoco potrebbe avere un impatto negativo sui profitti.

Mentre i giocatori aspettano conferme che tardano ad arrivare, gli appassionati si spostano online. Infatti, il mondo virtuale è pieno di opportunità per giocare. Esistono siti e piattaforme approvate dallo state, con licenze che permettono il gioco online.

Come il sito leader italiano per le slot machines slotmachinegratis.com. Il sito ha visto un boom di traffico, con sempre più nuovi giocatori che scoprono questa industria. La crescita è confermata dai numeri. Ad esempio, nel primo semestre del 2020, i casinò online sono cresciuti del 37%, mentre il poker online è cresciuto del 123%.

Insomma, l’incertezza continua a regnare per i casinò fisici, le sale scommesse e da gioco. Mentre il traffico si sposta online, sempre nella legalità, i lavoratori e l’industria aspettano giugno con il fiato sospeso. Sicuramente, la riapertura sarebbe un passo positivo, soprattutto per i lavoratori del settore, che continuano ad aspettare.